venerdì, 29 Marzo 2024

Crisi Juve e addio Ronaldo: il parere di Gigi Buffon

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L’ex portiere della Juventus e attuale portiere del Parma, Gianluigi Buffon nel corso di un’intervista alla trasmissione Radio Anch’io lo Sport in onda su RadioRai, ha commentato diversi temi, dal magro pareggio rimediato dalla Nazionale di Mancini contro la Svizzera, al momento delicato vissuto dalla Juventus.

“Per la verità, e non per difendere il gruppo, il problema dell’Italia è stata solo la buona sorte – ha commentato Buffon, riferendosi al risultato degli Azzurri. Vieni da una grande vittoria come l’Europeo, dove è andato tutto nel modo giusto, adesso invece le cose stanno andando meno bene. Ora sta pagando quel briciolo di fortuna avuto in precedenza. Obiettivamente con Bulgaria e Svizzera le prestazioni ci sono state, potevamo fare 3 gol in entrambe le sfide. Sono stati due pareggi figli della casualità. Non credo che il problema dipenda dagli attaccanti, non li metto in discussione. Se le rigiochi 100 volte le vinci 90 quelle due partite” ha commentato il portiere.

In merito ad una sua possibile convocazione al Mondiale, Buffon ha commentato:Non punto a niente. La mia testa e il mio corpo rispondono alla grande e io in questo momento non prendo in considerazione l’idea di smettere. Poi mi accorgo di essere un giocatore molto importante per i miei compagni e i tifosi del Parma che mi affidano sogni e speranze, per me è molto gratificante. Se Mancini dovesse chiamarmi vedremo. Non voglio creare pressioni inutili, Mancini ne ha già tante e non deve averne di più”.

Buffon ha poi così commentato il momento attraversato dalla Juventus: “Stanno vivendo un passaggio, non so se generazionale o di ossatura di squadra. Un po’ di dazio lo paghi.
Quando poi hai certezze come Allegri o i giocatori, magari non arrivi all’obiettivo scudetto, ma vicino ci vai…”.

Il portiere ha poi parlato della partenza fulminea di Cristiano Ronaldo, che ha lasciato alquanto delusi i tifosi bianconeri: “Credo che i tifosi non debbano rimanere sorpresi. Ha la nomea di un grandissimo professionista che giustamente pensa tanto a se stesso. In questi 3 anni ha fatto grandi prestazioni e tanti gol. Non vedo nulla di illogico nella sua scelta di andare via, ci ha pensato tanto”.

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