Il direttore di Sportitalia Michele Criscitiello commenta il momento negativo della Juventus nel suo editoriale per Tmw con una premessa:
“Ora niente allarmismi, ma servono 3 acquisti”. Tuttavia il direttore di Sportitalia nell’identificare problemi punta il dito contro Nedved:
“Allegri è partito malissimo confermando che questa squadra ha problemi strutturali evidenti. A partire dalla società”, scrive il giornalista.
“Non puoi fare a meno, tutti questi anni, di un vero Direttore Generale. Cherubini è bravissimo, come lo era Paratici, ma parliamo di uomini da campo. Serve la gestione e Agnelli sta pagando a caro prezzo soprattutto questa mancanza”.
E ancora, scrive il direttore di Sportitalia: “Perso Marotta andava trovato un sostituto ma quella figura non è mai stata rimpiazzata. La Juve continua a sottovalutare l’assenza di un difensore e di un play…solo con Locatelli non hai risolto nulla, rispetto alla scorsa stagione dove il centrocampo faceva acqua da tutte le parti. In difesa discorso uguale”.
Sulla rosa bianconera: “Numericamente sei a posto ma qualitativamente no. Serve un leader difensivo. Basta rivedere la partita con l’Empoli. In avanti dovrà arrivare un bomber da affiancare a Dybala e Chiesa va messo urgentemente al centro del progetto tattico...se bisogna tornare a competere per lo scudetto ad Allegri vanno dati 3 calciatori forti. Uno per reparto”.
Ultima cosa, su Nedved: “Vanno bene le bandiere ma se devono sventolare tanto per farlo non hanno senso. Nedved alla Juve sventola come tira il vento ma ha perso ogni tipo di credibilità. Tanto vale non intervistarlo più. Parla di Pirlo, conferma la sua posizione, e 5 giorni dopo viene cacciato. Parla di Ronaldo e 6 giorni dopo se ne va nonostante le rassicurazioni. Un dirigente deve avere credibilità. Pavel può essere un ottimo ambassador ma il ruolo che ricopre non gli si addice minimamente”.
Criscitiello non ha dubbi: “La vera vittoria, post datata, sull’affare Ronaldo è di Beppone Marotta. Per difendere le sue idee da aziendalista ci ha rimesso anche il posto ma è stato coraggioso e lungimirante”.