Miralem Pjanic è diventato l’oggetto del desiderio non più solo della Juve. Sulle tracce del bosniaco ci sono pure Napoli e Roma.
Il centrocampista ha deciso da tempo di non voler restare al Barcellona e Allegri è uscito allo scoperto da subito: “Se arriva un destro che tira le punzioni…”.
Per esaudire il desiderio dell’allenatore bianconero serve però che almeno uno fra McKennie e Ramsey venga ceduto.
E proprio a causa del nodo di mercato in casa Juve, l’agente Fali Ramadani ha iniziato a guardarsi attorno per cercare soluzioni alternative per il suo assistito: dall’Inter alla Fiorentina, passando appunto per Napoli e Roma.
A complicare il passaggio di Pjanic in un club italiano, c’è però anche un altro nodo evidenziato sulle colonne di Calciomercato.com:
“Anche nel caso in cui il Barcellona conceda la cosidetta Carta de Libertad, di fatto lo svincolo dal club catalano che regalerebbe al giocatore il suo cartellino, l’affare Pjanic è di difficile gestione per le società di Serie A”.
E ancora riferisce CM: “Anche riducendosi da 8 a 5,5 6 milioni di euro l’attuale ingaggio, e pur rientrando dall’estero, Pjanic non potrebbe infatti usufruire dei vantaggi del cosidetto Decreto Crescita, dato che per poter accedere al regime fiscale agevolato servono almeno due anni di presenza all’estero”.
A conti fatti, sebbene a parametro zero, “il suo acquisto costerebbe al lordo circa 12 milioni annui più la commissione da garantire all’agente. Cifre non alla portata di tutti, a maggior ragione in un mercato bloccato dove le cessioni che finanzierebbero un colpo del genere si faticano a completare”.