Matteo Pessina, fresco campione d’Europa con l’Italia, torna all’Atalanta da eroe. Il giocatore nerazzurro ha voluto raccontare le sue emozioni ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
Le sue prime parole sono per la coppia Vialli- Mancini:
“Loro due si completano. Mancini ci ha dato solo due compiti tattici: costruzione del gioco e fase di non possesso. Poi ci ha detto di divertirci, ci ha dato fiducia. Anche prima della finale ci ha raccomandato di fare quello che sapevamo fare. Ci ha alleggerito e responsabilizzato”.
“Vialli ha agito sulla parte emotiva, prima delle partite ci faceva dei discorsi capaci di emozionare noi tanto quanto si emozionava lui nel farli. C’era una tensione quasi morale, ambizione e allegria si mescolavano”, le parole di Pessina.
Il giocatore dell’Atalanta non ha dubbi: I leader della Nazionale Italiana sono stati Bonucci e Chiellini:
“Posso dire che Chiellini e Bonucci sono stati i due leader del gruppo, ciascuno in modo diverso”.
“Giorgio è più un padre di famiglia, Leo è più severo. Ma hanno un carisma eccezionale. Sanno aiutare chi sbaglia, incitare al momento giusto, mostrare combattività e lealtà, soffrire. E non si danno mai per vinti”, ha spiegato Pessina.
Ultimo pensiero alla Serie A che sta per cominciare:
“Per il torneo la mia unica speranza è che si torni a giocare con il pubblico. Quest’anno tra tamponi e quarantene è stato drammatico. Vorrei risentire il calore della presenza dei tifosi”.