martedì, 23 Aprile 2024

Cobolli Gigli attacca Nedved: “Non è nello stile Juve avere in un ruolo di prestigio uno che prende a calci le bandierine”

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L’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ai microfoni della trasmissione radiofonica Il Sogno nel Cuore in onda su 1 Station Radio ha commentato la bella vittoria degli Azzurri che a Wembley hanno sconfitto l’Inghilterra, conquistando la coppa di Campioni d’Europa.

“La Nazionale ha portato in alto il nome dell’Italia ha commentato l’ex presidente dei bianconeri, che ha poi aggiunto una critica per i festeggiamenti: “Un po’ meno bello è stato lo spettacolo romano, con quell’assembramento massiccio per i festeggiamenti. Siamo stati costretti alla segregazione per un certo periodo di tempo, ed ora stiamo reagendo in maniera un po’ scomposta”.

Un Europeo che ha acceso i riflettori su alcuni giocatori che si sono messi particolarmente in mostra. “Sicuramente, chi ha segnato e chi ha effettuato parate importanti all’Europeo, ora vale di più. Quello che più mi ha impressionato è l’italo-brasiliano Jorginho, ha una classe unica. Il Pallone d’Oro dovrebbe meritarlo proprio lui, per ciò che ha vinto quest’anno e per i suoi valori espressi. Ma credo che alla fine lo vincerà di nuovo Messi“.

Cobolli Gigli ha poi commentato il grande rebus di casa Juve, la permanenza del fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo:Nedved lo ha confermato, ma bisogna renderlo utile alla squadra. Mi auguro che la società bianconera gli trovi la giusta collocazione”.

L’ex presidente bianconero ha poi diretto una stoccata a Pavel Nedved: “Le sue dichiarazioni lasciano il tempo che trovano. Ha una mancanza comunicativa notevole, dicono che sia pronto per essere addirittura vice presidente, ma non è nello stile Juve avere un uomo con questo incarico di prestigio che prende a calci le bandierine“.

Cobolli Gigli ha poi aggiunto: Mandare via Allegri è stato un errore palese, io sono stato il primo a recriminare la Champions a Max, ma almeno lui è riuscito ad arrivare fino in fondo alla competizione europea rispetto ai suoi successori”.

“Se Allegri ha chiesto Locatelli è perché sa come collocarlo a centrocampo. I rimpianti per Pjanic non li condivido, credo che fosse giunto il momento di salutarlo, ha concluso.

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