Mario Sconcerti, nel suo editoriale per il Corriere della Sera, ha commentato il trionfo degli Azzurri a Wembley, stadio gremito di tifosi inglesi che non ha impedito alla squadra di Mancini di strappare dalle mani dell’Inghilterra la tanto sospirata Coppa di Campione d’Europa.
“Siamo Campioni d’Europa, la conquista di una grande squadra. Capiremo a mente fredda cosa vuol dire, cosa cambia della nostra estate e del calcio italiano”, ha commentato il giornalista, che ha poi aggiunto:
“Questo è il momento di essere liberi e ringraziare tutti. Non tanto Mancini, che è stato sempre il più ringraziato, quanto i ragazzi, quelli insoliti come Di Lorenzo e Emerson, quelli sfiniti come Barella e Verratti. Quelli che ci hanno salvato tante volte come Chiesa e quelli che ci sono sempre stati come Bonucci e Chiellini, la nostra anima. Il gol di Bonucci è nato faticoso ma spontaneo, una conseguenza dovuta alla crescita del gioco italiano. È partito da Cristante, è stato chiuso da Bonucci, due piccoli giganti in mezzo alle torri inglesi”.
“È stato in quel momento che si è capito che era passata un’epoca, con l’Inghilterra nella sua cattedrale non poteva fare nient’altro che difendersi. E noi a stringerla d’istinto fino in fondo alla sua area. Southgate si è reso conto dell’involuzione, ha messo Saka, è tornato sulla vecchia strada, ma l’Inghilterra non è cambiata, ha continuato a difendersi. Fino ai rigori, dove non era più possibile difendersi“, ha concluso.