In Rai stentano a digerire il colpo basso tirato da Mediaset che ha soffiato al servizio pubblico l’esclusiva della Coppa Italia per il prossimo triennio.
E dopo il duro comunicato della redazione di RaiSport nei confronti della dirigenza Rai, tocca ora al caporedattore di Raisport Fabrizio Failla che attualmente cura assieme a Marco Civoli la fortunata rubrica quotidiana Dribbling Europei.
Queste le parole dello storico giornalista Rai:
“Sono rimasto sorpreso e deluso per la vicenda della Coppa Italia ma la mia domanda ora è un’altra: mi chiedo cosa bolle in pentola per Raisport, abbiamo dimostrato di avere grandi professionalità e grande qualità, è un peccato perché il pubblico era fidelizzato con noi sulla coppa Italia”.
E ancora, tuona Falla: “Succede che magari per simpatia verso un telecronista tu scelga sempre di seguire un determinato canale anche se c’è scelta, penso ad esempio alle Olimpiadi dove abbiamo fatto ottimi ascolti anche quando l’evento veniva trasmesso da un competitor”.
Il palinsesto sportivo Rai rischia di perdere tutto il calcio, da qui la proposta di Failla:
“Sarebbe bello avere però la possibilità di trasmettere una gara di serie A in chiaro, io dico che il governo deve intervenire perché oggi come oggi il calcio non è piu per famiglie, una partita di A in diretta – non necessariamente un big-match – sarebbe da servizio pubblico. Già ora come ora è tutto caotico, tra calendari asimettrici e partite spalmate a tutte le ore”
E su Dribbling Europei, Failla gonfia il petto:
“Siamo al 50 in più di ascolti rispetto all’obiettivo di rete e tenete conto che ci hanno allungato l’orario fino alle 14.15 quando vai in sovrapposizione con i Tg regionali e perdi due punti secchi. Siamo in onda dal 5 giugno, prima di tutti, e siamo davvero soddisfatti”.
“Io e Civoli ci siamo inventati una formula trasversale alle famiglie con attualità, cronaca, video messaggi dei vip, la voce stile-isoradio che dà l’appuntamento al giorno dopo… Era un rischio grosso in una fascia oraria terribile ma i risultati ci stanno dando ragione, mi chiamano i vip per avere passaggi in trasmissione.. Poi c’è il tormentone che con l’amico Paolo Belli abbiamo lanciato per tutte le gare dell’Itaia: “siamo la fine del mondo”. Doveva chiamarsi “siamo alla fine del mondo” ma ci pareva troppo apocalittico”.
“Con questa canzone siamo arrivati anche al ct Mancini, mi sembra sia un bel fiore all’occhiello. Il ritmo del programma è sempre elevato con contributi mirati, io e Civoli ci abbiamo creduto, da martedi avremo anche Beppe Signori tra gli ospiti. La tramissione la costruiamo dalla sera prima poi ci confrontiamo, siamo sempre legati all’attualità ovviamente, se l’Italia avesse perso col Belgio avremmo dovuto rifare tutto”, conclude Failla.