L’arbitro Gianluca Aureliano è intervenuto alla trasmissione Qui Studio Voi Stadio su TeleLombardia dove ha parlato tra i tanti argomenti trattati anche delle differenze tra Italia e resto d’Europa.
Queste le sue parole:
“Penso sia una questione di prospettiva: guardando una partita all’estero non c’è l’accanimento che c’è guardando Juve o Milan, l’arbitro non si nota. E viceversa”, spiega fischietto classe ’80 a cui è toccato (dopo la rivoluzione mediatica voluta dalla classe arbitrare) parlare e dire la sua pubblicamente nelle interviste.
E ancora: “La prospettiva nostra non è prendere le medaglie, ma non essere nominati. L’obiettivo nostro è non essere nominati nella moviola”, spiega l’arbitro senza peli sulla lingua.
Aureliano ha parlato anche del Var: “Più un aiuto o un’ingerenza? Lo vediamo come il nostro migliore amico. Non è ingerente né ha problemi a intervenire. Al netto dei VAR Pro, il nostro è un gruppo che è sia arbitro che VAR. Per noi è il miglior amico che ci mette il dito nella piaga, non quello che ci protegge”.