Dopo il comunicato congiunto diffuso ieri dai 12 top club fondatori (Juventus, Milan, Inter, Manchester United, Liverpool, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Tottenham, Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid), la Superlega è realtà. Una vera e propria rivoluzione che si prefigge di cambiare definitivamente il calcio europeo, ma che vede già pronte UEFA e FIFA ad intraprendere azioni legali e comminare sanzioni ai club aderenti.
La notizia in queste ore ha messo in subbuglio il mondo del calcio e non sono poche le critiche rivolte ai sostenitori del nuovo progetto Superlega, a cui si è unito anche il giornalista Mario Sconcerti che su il Corriere della Sera ha attaccato duramente la Juventus e il suo presidente Andrea Agnelli:
“La Superlega ha fatto diventare Andrea Agnelli uno dei personaggi meno popolari del calcio europeo. Appena venerdì scorso ha ricevuto le lettere di 17 associazioni internazionali di tifosi che lo invitavano a non andare avanti.
L’Equipe lo ha messo da tempo al centro di una campagna anche troppo cattiva – ha continuato Sconcerti -. Agnelli ha il diritto di fare quello che vuole per cercare di incassare sempre più soldi e portare più avanti la sua azienda, ma deve fare attenzione a qualche particolare che per adesso nel calcio è rimasto silenzioso. Il tifoso, che ormai è vera, vasta, classe media, è un cliente dei club e un consumatore di prodotti sul mercato. La Juve no, rappresenta una multinazionale che vende auto in Europa e in Italia.
Quale sarebbe il piazzamento della Juve in questo super campionato? La storia dice tra il 6° e il 9° posto“.