La Gazzetta dello Sport celebra la Juventus, in corsa su tre fronti, cosa che negli ultimi due anni, con Allegri e Sarri, non era mai successo.
Luca Bianchin, autore dell’articolo, certifica che “Pirlo da Inter (in campionato) a Inter (in Coppa Italia) ha fatto un’inversione a U”.
“La serataccia del 17 gennaio, quando l’Inter ha dominato su una Juve senza carattere e senza idee chiare, è stata cancellata in tre atti. Primo momento decisivo: la Supercoppa con il Napoli arrivata presto, appena tre giorni dopo lo shock […]. Secondo momento: il ritorno di Chiellini e della solidità difensiva – quattro partite consecutive senza subire gol[…]. Terzo momento: il doppio errore Young-Bastoni che ha girato Inter-Juve.
E grazie a ciò, “La Juve si guarda intorno e scopre di essere in corsa su tre fronti, con una Supercoppa già in bacheca”.
Insomma, mai nessun altro come Pirlo: “Negli ultimi anni, invece, andava diversamente. Allegri nel 2018-19 ha dominato in A ma ha perso presto in Coppa Italia (serataccia a Bergamo con l’Atalanta), Sarri nel 2019-20 è andato in fuga in campionato ma ha fatto una brutta figura in Supercoppa contro la Lazio”.
“Sì, ma Pirlo come ha fatto a sterzare in 17 giorni?”, si chiede il giornalista. La risposta è semplice a dirsi, meno semplice nei fatti: La Juve secondo Gazzetta è cambiata nella testa (è stata più presente mentalmente, più attenta, più decisa), nei titolari (2i tre uomini del tris McKennie-Bentancur-Arthur, non visto due sere fa ma diventato il corpo centrale della Juve), e nella tattica (“in Coppa ha rischiato molto meno rispetto alla partita di campionato in cui la Juve era sempre in ritardo nell’aggressione”).