Il giornalista Alessandro Vocalelli su la Gazzetta dello Sport ha commentato la recente decisione del Collegio di Garanzia dello Sport del CONI, che ha disposto di calendarizzare la partita Juventus-Napoli, non disputata a Torino lo scorso 4 ottobre a causa dell’assenza dei partenopei.
Il commento di Vocalelli:
“Quale credibilità resta dei due primi gradi di giudizio della Federcalcio? Una cosa infatti è correggere, attenuare, una sentenza; un’altra – senza entrare nel merito – è stravolgerla completamente. Si può almeno dire che, dal 14 ottobre a oggi, si sono persi settanta giorni? E poi: Juventus-Napoli che attualmente non ha una data, e probabilmente slitterà a maggio, restituisce al campionato un’immagine – diciamo così – di affidabilità? Due squadre di vertice non sapranno per l’intero campionato qual è la loro reale classifica e di conseguenza non lo sapranno neanche le concorrenti dirette, magari per lo scudetto o la Champions League. Per dirla banalmente: se affronto, in uno scontro diretto, una rivale con due punti di meno, posso anche giocarmela per il pareggio. Salvo scoprire più avanti che quella era una gara da vincere a tutti i costi.
Senza contare che è stato così sconfessato non soltanto l’indirizzo della Federazione – a proposito del protocollo – ma anche il concetto di solidarietà con cui si era partiti a settembre. E adesso chi ripagherà le società che sono andate a giocare partite in estrema emergenza soltanto perché in quel caso la Asl non si è mossa o non è stata interpellata?
E se alla luce di questo precedente – comunque “indiscutibile” – adesso qualcuno invocasse la stessa prudenza, dove si troverebbero date disponibili in un programma tanto affollato? Insomma, ed è il risultato meno evidente, un fronte comunque si è rotto e non è il caso di dire che ci siano effettivamente vincitori e sconfitti. Anzi, è stato ufficialmente battuto – e forse mai così sonoramente – soltanto chi ha redatto le due precedenti sentenze.
Qualcuno si rende conto di che cosa è successo? Non è una partita che da 2-0 finisce 2-4, ma un risultato che sconfessa clamorosamente i due organi giudicanti precedenti“.