La Juve è Ronaldo-dipendente, lo dicono i numeri. È quanto afferma il direttore di Tuttosport Xavier Jacobelli, nel suo consueto editoriale.
“Quando non c’è il fuoriclasse portoghese la formazione di Pirlo sembra un’altra squadra: non ha mordente, è carente di personalità, non ha lo stesso spirito che anima CR7, la cui assenza si rivela sempre più pesante”.
“La verità è che la Juventus, per sua fortuna, recupererà Cristiano già in Champions League e poi nel Derby, dove non ci sarà Morata e dove a Dybala verrà offerta un’altra occasione per uscire dal limbo delle prestazioni mediocri…”
“Certo,- spiega Jacobelli – Paratici pubblicamente ha spezzato una lancia in suo favore, ricordando come anche l’anno scorso all’inizio della stagione De Ligt fosse stato criticato, ma c’è una differenza fondamentale: che De Ligt è cresciuto a tal punto da diventare il leader della difesa, come lo stesso Pirlo ha rimarcato, in questo avvio di stagione che ha visto il ritorno del fortissimo difensore olandese dopo tre mesi di assenza a causa dell’infortunio e dell’operazione alla spalla. Dybala invece deve ancora ritrovare la condizione migliore che gli consenta in maniera assoluta di ritornare ad essere quello che la Juve desidera sia, cioè un giocatore di fondamentale importanza, anche e soprattutto nella circostanza in cui non c’è Cristiano Ronaldo.
Jacobelli chiude con questa considerazione: “E’ evidente che la Juventus non possa più perdere né punti, né terreno, ma la risposta deve arrivare dalla squadra, non può essere sempre Cristiano Ronaldo a togliere le castagne dal fuoco”.