Il giornalista di Mediaset Bruno Longhi, analizza sul sito di Sport Mediaset le prestazioni in campionato di Inter e Juve impegnate la settimana prossima in Champions League.
Ecco alcuni passaggi del noto giornalista:
“Se per i nerazzurri ci può stare una sconfitta col Milan, pareggiare a Crotone (complimenti comunque alla squadra di Stroppa che gioca decisamente bene) allestendo una squadra che non somiglia per niente alla Juve di questo ultimo decennio, significa che le rogne te le vai a cercare”.
“Conte ha messo in campo l’unica formazione possibile che il Covid e la squalifica di Sensi gli concedessero. E non diamo retta ai tecnici del dopo partita che avrebbero voluto in campo il misterioso Eriksen dal primo minuto o la difesa a quattro. La sofferenza nella zona di Kolarov era stata largamente prevista alla vigilia. E il campo l’ha confermata. Ma non erano previste le 3-4 occasioni mancate in attacco”.
“Pirlo, invece, ha voluto sperimentare e stupire mettendo in campo inizialmente una piccola Juve, alla faccia di ciò che la panchina gli poteva offrire almeno sul piano dell’esperienza, della personalità e quindi della soggezione da incutere all’avversario. Domanda: se Vidal o Zapata, reduci da Cile-Colombia, sono scesi regolarmente in campo, perché Cuadrado è stato relegato inizialmente in panchina? E con lui Rabiot e Bernardeschi?”, si chiede Bruno Longhi.