Gianfranco Zola, ex giocatore e vice-allenatore del Chelsea proprio con Sarri, pare non sia rimasto sorpreso dall’esonero di Maurizio Sarri alla Juventus.
L’ex fantasista sardo si è concesso ai microfoni del Corriere della Sera per dirsi “Un po’ dispiaciuto per lui e il suo gruppo: ci ho lavorato un anno al Chelsea ed è stato molto importante per me”.
“Con Maurizio ne avevamo anche parlato: la Juventus è una squadra molto esigente e a volte non è nemmeno sufficiente vincere. Si richiedono tanti requisiti”.
“Non è vero che Sarri non difendeva, anzi tutto il suo lavoro parte da lì. Però è un modo diverso di difendere, in una zona del campo molto più avanzata. È un’evoluzione necessaria: guardate il Bayern dove fa pressione, sull’1-0 all’85’ in finale di Champions, rischiando qualcosa”.
“Ai nostalgici può non piacere, ma il calcio va avanti”, dice ancora Zola.
Zola non pare sorpreso nemmeno della scelta che la Juve ha fatto su Pirlo:
“Anch’io andai al West Ham senza aver mai allenato e so cosa significa. Stiamo parlando di un campione che aveva una conoscenza superiore del gioco”.
“Certo, il ruolo dell’allenatore richiede un talento diverso. E Pirlo avrà bisogno dello staff: il preparatore Bertelli sarà un valore aggiunto in assoluto e anche Tudor sarà importante”.
“Andrea dovrà crescere in fretta: sceglierlo è stato molto coraggioso e può diventare una mossa geniale”.