Martedì è scoppiato il caso-Dybala, e da allora non si parla d’altro.
Pare che il club non escluda un sacrificio per rimpinguare le casse e contestualmente rinforzare la rosa con l’innesto di due tre rinforzi.
È quanto sarebbe emerso anche dal vertice tra Pirlo e lo staff dirigenziale sul mercato. La priorità resta un attaccante, diversi i nomi presi in esame: da Jimenez (più costoso) a Milik del Napoli o Dzeko della Roma.
Come riferisce La Gazzetta dello Sport “in caso di maxi offerta l’argentino assicurerebbe una ricchissima plusvalenza e finanzierebbe nuovi acquisti”.
Mentre “CR7 ha un costo residuo di 55 milioni: se parte subito si rischia una grossa svalutazione e si rinuncia ad altre opportunità commerciali”
Ronaldo o Dybala? Dybala o Ronaldo? Ebbene, sempre secondo La Rosea la “Juve ha deciso che l’uomo da sacrificare, nel caso, sarebbe Dybala e non Ronaldo. Motivazioni prima di tutto economiche (e commerciali), e poi tecniche”.
Ecco perché tutto ruoterà intorno all’ex Real nella nuova Juve di Pirlo e perché – al netto dell’età, delle prospettive, dei costi di gestione – l’unica pedina sacrificabile per “ragion di Stato” è Dybala.