Arriva da Mario Sconcerti la straordinaria proposta dopo aver appreso che l’Equipe, il prestigioso quotidiano sportivo francese, non assegnerà il Pallone d’Oro “causa Covid-19”.
Scrive il’autorevole giornalista: “Non so se sia più nobile o volgare non assegnare per quest’anno il Pallone d’Oro”.
“L’Equipe dice che c’è stato troppo poco calcio, ma questo non è vero. E’ mancato soprattutto il loro campionato. Gli altri, quelli fra cui sono scelti di solito i concorrenti migliori, hanno giocato tutti”. Con queste prime parole Mario Sconcerti sconfessa intanto la tesi addotta dal media francese.
Il giornalista prosegue (sempre attraverso l’audio editoriale della sua consueta rubrica per calciomercato.com): “E’ vero che siamo un pianeta ancora contagiato che conta centinaia di morti al giorno. Ma a voler giocare dopo il lockdown è stato il calcio, è stato un suo affare. Sarebbe sgradevole adesso sentirsi giudicati dal calcio per qualcosa che ha riguardato soprattutto il calcio”.
Poi la proposta: “Resta l’ipotesi nobile, un grande gesto che deve anche costare molti soldi. Mi sembra l’ipotesi preferibile. Unita al fatto che Ronaldo e Messi hanno fatto invecchiare anche il Pallone d’Oro. Mancano le alternative all’altezza per un elenco di candidati. Perché non darlo allora per una volta alla carriera, a chi non ha più tempo, ma ha giocato tantissimo. Ibrahimovic per esempio. O Buffon, o Thiago Silva, o Iniesta. Così resterebbe il premio, resterebbe il gioco e resterebbe la sua storia, qualunque sia”.