Il nome di Luciano Moggi è tornato prepotentemente alla ribalta dopo che Luca Palamara, magistrato oggi nella bufera, è stato additato dall’ex dirigente della Juventus come colui che è riuscito a fare carriera cavalcando Calciopoli ed il processo Gea.
Ora che i nodi vengono al pettine ci viene davvero difficile pensare che Luciano Moggi che al calcio ha dedicato una vita intera, possa aver messo su un sistema alla stregua di un associazione a delinquere tesa ad arrecare solamente danno alla Juventus che in quegli anni annoverava tra le sue fila campioni di prim’ordine reclutati proprio grazie all’intuito ed alla straordinaria capacita negoziale di Moggi.
E guardando agli avvenimenti che stanno coinvolgendo il magistrato, lo stesso Moggi non può che sospettare che “nella sua indagine non avesse mancato di considerare che mettere sotto processo il calcio gli avrebbe garantito una straordinaria visibilità”.
I numeri d’altronde confermano la straordinaria abilità dell’ex dirigente bianconero che ha fatto grande una Juventus che non vinceva da 9 anni.
Moggi nasce a Monticiano il 10 luglio 1937. Dirigente di Roma, Lazio, Torino, Napoli e Juventus, vince sei scudetti (più uno revocato).
E ancora tre Coppe Italia, cinque Supercoppe italiane, una Champions League, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa europea, una Coppa Intertoto e una Coppa Uefa. Palmares da capogiro!