Tre a zero e con un punto di penalizzazione al Napoli per la nota vicenda che ha visto i partenopei rifiutarsi di giocare la gara in trasferta contro la Juventus.
Ma “la vicenda sia solo agli inizi. Il Napoli farà ricorso (come suo diritto) nei gradi, previsti, dalla giustizia sportiva. Nel caso andrà al Tar, a quella ordinaria”.
“Reputo che la giustizia sportiva (nonostante le inopportune dichiarazioni del giudice d’appello Sandulli: “La classifica non si fa con il Covid“) potrebbe confermare il provvedimento di Mastrandrea. Ma il Tar potrebbe ribaltarlo. Aprendo un conflitto di competenze.
“La decisione di Mastrandrea appare anche un monito a quanti avessero pensato di fare come il Napoli. Una decisione che tutela il calcio nazionale”, afferma il giornalista.
“Tutto questo non toglie che la canea (magistrati, scrittori, giornalisti, cantanti, attori, medici, ex giocatori, ex dirigenti, politici ) sia risultata indecente. Le parole di De Luca non possono essere derubricate a mero spurgo tifoso”.
Bosco prende atto anche del fatto che in tutta questa vicenda “La Juventus ha evitato di presentarsi in giudizio. Se il verdetto sarà ribaltato, la Juve non farà ricorso e giocherà. Lo ha ribadito all’assemblea dei soci, Andrea Agnelli. Soluzione che non disprezzo: si vince sul campo, non a tavolino”.
Infine al giornalista di fede bianconera non è sfuggito un passaggio del presidente bianconero in assemblea:
“Agnelli ha spiegato che la Juve non ha rinunciato a riavere gli scudetti cancellati da Calciopoli: attende in Tar. Ma il Tar presidente Agnelli non le darà soddisfazione. Vada a Strasburgo e affidi la pratica all’avvocato Dupont. Pare non abbia mai perso, in quel foro, un ricorso.