lunedì, 25 Novembre 2024

A. Bosco: “L’Inter è forte sul campo ma anche a livello federale e a livello mediatico”. La formazione degli influencer nerazzurri

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Andrea Bosco incorona ironicamente l’Inter campione d’Italia:

“L’Inter è forte e lo sarà anche la prossima stagione. Non pare che le concorrenti siano attrezzate per contenderle il primato. Viceversa l’Inter ha già piazzato due “colpi” importanti sul mercato, ancora una volta a parametro zero. La squadra è già competitiva così, come testimonia l’andamento delle ultime due stagioni. Lo sarà di più con alcuni innesti”.

Duellare contro l’Inter è complicato. Lo è sul campo di gioco. Lo è a livello federale (Marotta è un asso). Lo è a livello mediatico. Leggete questa formazione: Moratti (uno che para), Valentino Rossi, terzino di super-spinta, Amadeus terzino di fascia. Ligabue (una vita da mediano), Viola (procuratore generale di Milano) centrale di difesa alla Picchi, Mentana, mediano di spinta. All’estrema destra ovviamente Ignazio La Russa. Mezz’ala trequartista Fiorello, centravanti (rock) Adriano Celentano, mezz’ala di regia l’archistar Stefano Boeri, ala sinistra (e chi altro se no?) il sindaco di Milano Beppe Sala. Bella formazione, no?”

E la “panchina” non è da meno. Bonolis, Favino, Gianfelice Facchetti, Aldo, Giovanni e Giacomo, Enzino Jacchetti, Bertolino, Enrico Ruggeri, Max Pezzali, Alessandro Cattelan. Roberto Vecchioni, Biagio Antonacci, Beppe Servegnini, Gianni Riotta, Fabrizio Biasin. Oltre ai fiorenti “vivai” di reti televisive e quotidiani di primo piano. Insomma uno squadrone. Che annovera assieme a Marco Tronchetti Provera persino Gianni Infantino, dominus Fifa. Il “bomber” dei “bomber” interisti (che non è Ronaldo il Fenomeno) non è più tra noi. Ma è stato, (nonostante il suo comunissimo cognome), “il migliore”. Non gioca nel campionato del Paradiso e neppure in quello del Purgatorio: ma in un “girone” ancora gioca

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