giovedì, 26 Dicembre 2024

Juve dal piccolo azionista pesanti accuse

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Su TvPlay.it è intervenuto uno dei piccoli azionisti della Juventus, Marco Bava che ha dispensato accuse alla società bianvonera.
Queste le sue dichiarazioni:

Esiste una continuità e una libertà di gestione che alla Juve e nel gruppo Agnelli, molto di più di quando c’era l’avvocato che era molto capace e attento a tante cose rispetto ai suoi successori.

E ancora:

“Secondo me […] ci sarebbero gli estremi per metterla sotto commissariamento: continuano a non esserci informazioni, carenze negli accantonamenti del bilancio, per esempio con Ronaldo a cui mancano 20 milioni, non proprio noccioline. Gli azionisti quando vengono in assemblea, gran parte, il 60% faceva i complimenti anche se facevano cose bestiali e altri parlano di calcio ma non di bilancio. L’azionista della Juve non accetta di criticare il consiglio amministrazione e non cerca nemmeno di capire le cose”.

“Ci sono gli estremi del commissariamento, mi riferisco alla legge 231, quando ci sono dei fatti gravi sul controllo e sul bilancio […]. Ho chiesto di fare questa richiesta e mi hanno guardato come fossi un marziano. Secondo me ci sono tutti gli estremi, non è cambiato nulla, il bilancio su cui la Procura di Torino ha fatto le sue indagini è stato modificato ma non in alcune forme sostanziali, e la forma più pesante è la vicenda Ronaldo. La legge dice chiaramente quando hai un rischio probabile ma certo di un’entità come Ronaldo, non credo che lui accetti meno soldi di quello che ha diritto ad avere. Non mi pare che ci siano i presupposti, ne stiamo parlando da più di un anno di questa vicenda. Faccio presente a oggi dal cambio di vertice la nuova gestione non è cambiata per niente. Ferrero era già amico di Agnelli, è indagato per reati fiscali esattamente come John Elkann”.

Infine l’accusa:

“La Juve se ne frega degli azionisti e quindi tutti zitti, hanno paura: quello che io dico è pensato anche da altri azionisti. La famiglia Agnelli in questo Paese ed in questa città hanno spaventato tutti perché fanno quello che vogliono e gli viene consentito di farlo. Una volta sono stato portato via dalla Digos in un’assemblea e nessuno ha detto niente. C’è un’intimidazione nei confronti degli azionisti […]. E’ chiaro che Juventus e le banche non hanno un assetto democratico”.

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