Calcio & Finanza informa che China Evergrande, il più grande promotore immobiliare cinese e simbolo dell’attuale crisi nel settore immobiliare cinese, ha depositato una richiesta di fallimento e ha chiesto la tutela dai creditori presso un tribunale di Manhattan.
L’azienda ha invocato il capitolo 15 del codice fallimentare degli Stati Uniti, che fornisce protezione alle aziende non statunitensi coinvolte in processi di ristrutturazione, al fine di prevenire azioni legali da parte dei creditori o il blocco dei loro beni negli Stati Uniti.
China Evergrande sta cercando il riconoscimento dei negoziati di ristrutturazione già in corso a Hong Kong, nelle Isole Cayman e nelle Isole Vergini britanniche. Questa mossa giunge in un momento in cui aumentano le preoccupazioni che le problematiche nel settore immobiliare cinese possano avere ripercussioni su altre aree dell’economia nazionale, mentre la crescita del PIL rallenta.
Dall’inizio della crisi debitoria nel settore, avvenuta a metà del 2021, il 40% delle vendite di case cinesi sono state rappresentate da società che sono entrate in fallimento. Inoltre, la situazione finanziaria di Country Garden, il principale promotore immobiliare privato cinese, sta sollevando inquietudini tra gli investitori, dato che l’azienda non ha onorato alcuni interessi questo mese. China Evergrande ha recentemente accumulato passività per un valore di 330 miliardi di dollari.
È importante sottolineare che la situazione di Evergrande ha impatti diretti anche sul gruppo Suning, di cui Zhang Jindong (proprietario dell’Inter) è uno dei principali azionisti. Nel 2017, Zhang Jindong aveva anticipato 20 miliardi di yuan (circa 2,6 miliardi di euro) a Evergrande, sottoscrivendo azioni di classe A di Evergrande Real Estate (nota anche come Hengda Real Estate) in previsione della quotazione in borsa, con la promessa di consistenti dividendi.
Con il sostegno di Suning e di altri gruppi privati cinesi, Evergrande aveva raccolto complessivamente 130 miliardi di yuan (circa 16,65 miliardi di euro), anche grazie all’assicurazione che, se la quotazione in borsa delle azioni di classe A di Evergrande Real Estate non fosse avvenuta, gli investimenti sarebbero stati rimborsati entro marzo 2021.