Il giornalista Franco Ordine è tornato sul recupero di Bologna-Inter nel suo editoriale per Milannews.
“Cominciamo con lo smontare alcune ipocrisie che hanno invaso il dibattito. La prima: chi dice “l’Inter vuole giocare la partita e vincere sul campo” sostiene una grave menzogna perché se così fosse stato davvero, allora avrebbe dovuto attendere il pronunciamento del giudice sportivo (1° grado) e poi rinunciare ai ricorsi successivi accogliendo la data del recupero (sarebbe stata il 23 febbraio) fissata dagli uffici della Lega. E invece ha voluto guadagnare tempo” , le parole della firma sportivade Il Giornale.
La seconda ipocrisia: “chi dice “noi aspettiamo che il palazzo fissi la data” raddoppia l’ipocrisia perché sa benissimo che la data sarà fissata soltanto quando sarà completato l’iter burocratico del terzo grado di giudizio (collegio di garanzia del Coni) che ha tempi tecnici ben definiti”.
Terza e ultima ipocrisia: “la spiegazione secondo cui l’Inter ha fatto ricorso per capire se l’errore della distinta presentata dal Bologna era materia sufficiente per reclamare lo 0 a 3 a tavolino, è una falsa pista perché, fin dal dispositivo del giudice sportivo, è stato stabilito che “il Bologna non ha fatto niente per reclamare l’intervento dell’asl” e che quindi la partita del 6 gennaio non si è svolta “per motivi di forza maggiore” poiché l’autorità statale aveva fermato i calciatori del Bologna di sua iniziativa avendone registrato la necessità”.
Franco Ordine spiega che “è stato rispettato, in tal senso, un principio giuridico anche se si sa benissimo che il ricorso dell’Inter, nella fattispecie, non ha alcuna possibilità d’essere accolto...è tecnicamente impossibile che il terzo grado ribalti la sentenza calcistica che ha stabilito la necessità di far disputare Bologna-Inter”.