Giampiero Mughini, scrittore e giornalista di fede bianconera esulta per la vittoria della Supercoppa da parte della sua Juventus, ma lo fa con i piedi ben piantati a terra.
E lo fa con una lettera aperta a Dagospia:
“Inutile dire che il primo gol juventino portava il marchio di CR7, quello tra tutti gli juventini che più era entrato in campo con la rabbia di cancellare l’umiliazione patita domenica scorsa contro l’Inter”.
“Da non dimenticare che il nostro portierone è stato il migliore dei bianconeri, dato che nel primo tempo aveva parato un bruciante colpo di testa tiratogli da 80 cm. di distanza”.
L’accanito tifoso bianconero, scrive ancora: “Il calcio si conferma lo sport più strano al mondo e tanto più quando un trofeo lo si assegna sulla base di una partita secca. La Juve ha perduto la finale di Supercoppa in anni in cui aveva dominato il torneo e stravinto lo scudetto, e lo stesso è stato della partita finale di Champions giocata contro il Milan. Nel torneo il Milan era dietro alla Juve di non ricordo più se 12 o 14 punti. La finale secca di Champions la vinsero i rossoneri, e meritatamente”.
“Questa vittoria risolleva il morale della tribù juventina, mai sceso talmente in basso come dopo la maledetta sconfitta con l’Inter? Un po’. Se sì o no questa partita accende rinnovate speranze sull’esito del torneo? Non particolarmente, e non lo dico per scaramanzia”.