Jean-Louis Dupont, noto avvocato belga specializzato in diritto sportivo e diritto europeo (il suo nome è legato anche alla storica sentenza Bosman), nonché uno dei legali di Antonio Giraudo, parla a TuttoJuve.com delle vicende giudiziarie che vedono coinvolti l’ex ad bianconero e, per motivi e in tempi diversi, l’ex presidente Andrea Agnelli.
Quando reputa che il ricorso di Giraudo verrà esaminato?
‘Tudor è un amico, ma non ho problemi a criticarlo’
Il commento di Tacchinardi sul momento della Juventus
‘Tudor è un amico, ma non ho problemi a criticarlo’- This video will start in: 14s
“Secondo Amedeo Rosbosch, l’avvocato italiano che rappresenta Antonio Giraudo, nel primo semestre del 2026 il giudice italiano dovrebbe decidere se rinviare o meno il caso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE)”.
È a conoscenza di alcune pressioni politiche per rinviare ulteriormente l’esame del ricorso?
“Onestamente, no”.
Quali sono gli elementi del ricorso che, a suo giudizio, potrebbero risultare più determinanti di altri per ottenere una decisione favorevole in sede europea?
“Posso citare l’articolo 47 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE”.
Secondo la relazione dell’allora procuratore Figc Stefano Palazzi, resa pubblica solo nel 2011, l’Inter commise illecito sportivo, sanato poi dalla prescrizione. Condotte sportivamente illecite, quelle del club nerazzurro, rimaste inspiegabilmente nascoste e che di fatto hanno condizionato le sentenze. Avete battuto anche su questo tasto?
“A un certo punto, sì. Per illustrare la natura artificiosa dell’intero procedimento”.
Quali sono le sue sensazioni in vista della pronuncia della Corte Ue? In termini percentuali, quante chance ritiene che abbia Giraudo di ottenere giustizia?
“Se la CGUE verrà investita del caso dal giudice italiano (come è suo dovere), sono convinto al 100% che la Corte dichiarerà illegittima la legge italiana”.
Qualora Antonio Giraudo ottenesse una sentenza favorevole, la Juventus a sua volta potrebbe chiedere una revisione del processo Calciopoli?
“È molto difficile da dire. Tutto dipenderà dal contenuto preciso della decisione”.
Anche Andrea Agnelli ha una partita aperta alla Corte Ue per la vicenda plusvalenze? Trova dei punti in comune tra le due vicende?
“È esattamente la stessa questione: la legge italiana che impedisce ai giudici di annullare le decisioni disciplinari adottate dalla FIGC viola l’articolo 47 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE? Infatti, il TAR ha usato proprio la formulazione proposta da Antonio Giraudo per rinviare anche il caso di Andrea Agnelli alla CGUE”.
Lei è stato l’avvocato di Bosman e la sentenza in suo favore cambiò completamente il calcio. Se dovesse succedere anche qui, potrebbe esserci una replica a livello di impatto mondiale?
“Il 1° agosto 2025, la CGUE nella sentenza RFC Seraing contro FIFA (in cui rappresento Seraing) ha già stabilito che tutti i giudici degli Stati membri devono avere il potere di riesaminare integralmente ogni lodo arbitrale deciso dal TAS, affermando che tali lodi non hanno efficacia di cosa giudicata nell’UE. Questa è la sentenza chiave. Ed è per questo che sono certo che la CGUE deciderà a favore di Andrea Agnelli. E in seguito, di Antonio Giraudo”.