È stata fissata per il 2 ottobre l’udienza preliminare davanti al GUP di Roma per il procedimento che coinvolge il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, indagato per falso in bilancio relativamente agli esercizi finanziari 2019, 2020 e 2021.
I PM Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, della procura di Piazzale Clodio, hanno chiesto il rinvio a giudizio per:
Aurelio De Laurentiis
La SSC Napoli
Andrea Chiavelli, dirigente e braccio destro del patron
Al centro dell’indagine:
Presunte plusvalenze fittizie legate a due operazioni:
L’acquisto del difensore Kostas Manolas dalla Roma (estate 2019)
L’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen dal Lille (estate 2020)
L’indagine rientra in un filone più ampio su presunte irregolarità finanziarie nel mondo del calcio, in particolare legate al ricorso a plusvalenze gonfiate per sistemare i bilanci societari.
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Accusa di falso in bilancio, decisa la data per l’udienza di De Laurentiis davanti al Gup
I pm di Roma contestano al numero uno del Napoli presunte plusvalenze fittizie per le operazioni Manolas e Osimhen.
Di Redazione
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de laurentiis
Aurelio De Laurentiis (foto Andrea Staccioli / Insidefoto)
È fissata per il 2 ottobre l’udienza davanti al gup di Roma del procedimento che vede indagato il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, in cui si procede per il reato di falso in bilancio in relazione alle annate 2019, 2020 e 2021. Lo riporta l’Ansa.
Oltre al presidente del club i pm di piazzale Clodio, Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, chiedono il processo per la società calcistica e per il braccio destro del patron, Andrea Chiavelli. Al centro del procedimento presunte plusvalenze fittizie nella compravendita dalla Roma del difensore Kostas Manolas nell’estate del 2019 e dell’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen nel 2020 dalla squadra francese del Lille.
Per quanto riguarda Manolas, il calciatore si trasferì al Napoli il 30 giugno 2019, ultimo giorno utile alla Roma per mettere a referto una plusvalenza importante sul bilancio 2018/19 e rispettare così i parametri UEFA imposti dal Fair Play Finanziario. Manolas fu ceduto per 36 milioni di euro e generò – sulla base dei dati ufficiali di bilancio – una plusvalenza di 31,1 milioni. L’operazione che portò Manolas dalla Roma al Napoli è legata a doppio filo a quella che fece fare il percorso inverso al centrocampista Amadou Diawara. Il calciatore classe 1997 si trasferì in giallorosso sulla base di 21 milioni di euro e la sua avventura terminò dopo tre stagioni, quando fu ceduto all’Anderlecht per 1,89 milioni di euro generando sui conti della Roma una svalutazione pari a 7,27 milioni.
Per l’affare Osimhen, invece, nell’operazione che portò la punta classe 1998 a vestire la maglia del Napoli rientrarono – oltre al portiere Oreste Karnezis – tre giovani calciatori del settore giovanile partenopeo: Claudio Manzi, Ciro Palmieri e Luigi Liguori (i primi due nati nel 2000 e il terzo nel 1998). Nel dettaglio, il nigeriano fu acquistato dal club partenopeo per 76.356.819 euro. Contestualmente, la società di De Laurentiis cedette al Lille i quattro calciatori sopra citati, per plusvalenze complessive di poco inferiori ai 20 milioni di euro. Queste tutte le cifre:
Ciro Palmieri – 7.026.349 euro (plusvalenza 7.026.349 euro)
Orestis Karnezis – 5.128.205 euro (plusvalenza 4.828.205 euro)
Luigi Liguori – 4.071.247 euro (plusvalenza 4.071.247 euro)
Claudio Manzi – 4.021.762 euro (plusvalenza 4.021.762 euro)