La redazione di TuttoJuve.com ha intervistato, Serxhio Mezi, l’ex intermediario che in passato ha lavorato per il trasferimento di Edon Zhegrova in Italia:
Questa l’intervista:
I tifosi non vedono l’ora di vedere Zhegrova in azione con la maglia della Juventus. A tuo parere che impatto avrà Edon in Serie A e nella Juve?
“Posso dire che avrà successo in Italia e le sue prestazioni garantiranno molto profitto alla Juventus. Edon è un calciatore davvero molto forte, individualmente molto tecnico e abile nel gioco di squadra. Penso che la Juve abbia fatto un colpo top per il presente e anche per il futuro”.
L’attacco della Juventus è veramente molto forte e con ottimi calciatori. Zhegrova in che posizione giocherà e, secondo te, riuscirà a portare via il posto a Conceição?
“Non lo so, quelle sono scelte che non mi competono. Da fuori, l’attacco della Juventus ora fa paura a tutto il mondo. Il mio augurio è che il club, viste le differenti nazionalità dei giocatori presenti, sia in grado di gestire tutte le componenti anche a livello non sportivo”.
La Juve lo ha strappato al Lille ad ottime condizioni, tenendo conto dell’infortunio e del contratto in scadenza. Ma in un’altra situazione, quanto sarebbe potuto costare il calciatore sul mercato?
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“L’unica cosa che mi sento di dire è che sarebbe potuto costare almeno il doppio di quanto investito oggi per lui”.
Quest’estate è stato conteso da OM e Juventus.
“La Juve è uno dei club più grandi al mondo, tutti ne conoscono la storia e la tradizione. Nessun calciatore può dire di no quando arriva un’offerta dalla Juventus”.
Il Napoli è stato sulle sue tracce per parecchio tempo in passato. A livello di caratteristiche, vedendo anche come giocano i due allenatori, meglio la Juve dei campioni d’Italia?
“Sul discorso caratteristiche sì, meglio la Juventus del Napoli perché gioca un calcio più offensivo e che può permettere di esaltare al meglio le sue qualità. Mi permetto di fare un grosso in bocca al lupo a lui e alla sua famiglia. Edon è prima di tutto un talento di livello mondiale, ma anche la rappresentazione di quanti grandi calciatori possono arrivare da popoli colpiti duramente negli ultimi vent’anni. Mi rispecchio nella sua fame e nella sua ambizione”.
Fonte: Tuttojuve