Loro: impuniti
Andrea Bosco, giornalista di fede bianconera ha deciso di affrontare il tema legato ai favori arbitrali nei confronti dell’Inter.
“Resta la sensazione di una diffusa aura di impunità per quanto riguarda le vicende interiste: si è arrivati ai quotidiani che neppure hanno menzionato il cazzotto di Sommer in uscita su un arsenalotto, poi inspiegabilmente non sanzionato. Meglio evitare”.
“Del resto “loro” hanno (dalla “loro”) le procure (ordinarie e federali), hanno i tribunali (quello di Milano dagli uscieri, agli avvocati, ai giudici è un covo interista). Hanno dalla loro parte i giornalisti, gli attori, i cantanti, i comici, gli scrittori, una marea di politici. Ma per loro vale sempre la vulgata farlocca che siano perseguitati dal “sistema”. Loro: che il sistema lo hanno inventato, fin dagli albori. I “pro-vercellesi”: chi erano costoro? Loro sui quali non si indaga mai”.
“Loro che avrebbero sul gobbo Lionrock. Loro che hanno in bacheca un imballaggio. Loro che sculettavano accanto ai giudici del Processo di Napoli. Loro, che “invocavano” arbitri ad personam. Loro finiti magicamente in “prescrizione”. Loro che fornivano di passaporti e patenti false i loro tesserati. Loro che ai tempi di Helenio Herrera, per tre stagioni di fila non furono sanzionati con un calcio di rigore. Loro, per i quali (Venezia- Inter,arbitro Sbardella) fu coniata dal procuratore federale di allora, Bertotto, l’espressione “sudditanza psicologica”. Il Venezia: storicamente “loro” vittima designata”, le parole del giornalista.