sabato, 27 Luglio 2024

Mauro, la sentenza: “La stagione della Juve è girata dall’espulsione, di Milik molto discutibile, patita in avvio di gara contro l’Empoli”

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Massimo Mauro presenta ai microfoni di Tuttosport la sfida della Juve a Napoli:

«Sinceramente vedo diversi giocatori che non hanno più la condizione di forma dei precedenti due mesi, che ritengo siano stati meravigliosi: la squadra vinceva, segnava tanto e giocava anche molto bene. Poi, d’incanto, la stagione è girata sull’espulsione, secondo me molto discutibile, patita in avvio di gara contro l’Empoli: da quel pareggio in poi, il rendimento è calato in maniera quasi inspiegabile».

Poi la sentenza dell’ex bianconero: «Sicuramente, ma è altrettanto vero che sono scesi di rendimento a livello atletico alcuni tra gli interpreti fino a quel momento più positivi, da Rabiot a McKennie, fino a Yildiz. Allegri ha ragione quando dice che i giovani vanno gestiti: la pressione gioca brutti scherzi, bisogna imparare a governarla».

Prosegue Mauro: «Se guardiamo contro chi ha perso punti nell’ultimo mese, è evidente che non possa competere per il titolo. Ma fino a gennaio, sinceramente, aveva dato la sensazione opposta: per i risultati, d’accordo, ma anche per la qualità del gioco raggiunta in inverno, voglio ribadirlo. E anche gli scontri diretti hanno raccontato di due squadre vicine. All’andata è uscito un pareggio in cui la Juve non ha certo fatto peggio dell’Inter. Al ritorno è stata negativa la prestazione dei bianconeri nel primo tempo, ma non ho visto il gruppo di Inzaghi così superiore. Ha meritato, per carità, ma la vittoria soltanto di misura non è stata bugiarda».

Futuro Allegri: «È una patata bollente che lascio volentieri a Elkann o a Giuntoli. La Juventus di certo ha un grande allenatore e con un anno ancora di contratto. Il 50% dei tifosi bianconeri pensa che il tecnico abbia fatto il suo tempo, d’accordo, ma è impensabile cambiare la guida tecnica per un motivo del genere».

E infine sul mondiale per club: «In tutta sincerità, auguro alla Juventus di tornare a vincere lo scudetto e di competere nuovamente ad alto livello in Champions League. Tutto il resto mi pare una follia, un inseguimento esasperato dei ricavi a scapito dei giocatori e anche dei tifosi: non c’è più rispetto per il gioco, e mi fermo qui»

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