giovedì, 5 Dicembre 2024

Zuliani: “Battuta di Allegri sui ladri? Interisti non si capacitano di come gli possa esser capitato proprio a loro”

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Editoriale di Claudio Zuliani per Tuttojuve. Il giornalista riprende la battuta di Allegri dopo Juve-Sassuolo per infierire nei confronti dell’Inter.

“Chi di accuse ferisce, almeno una volta, la battuta subisce. La Juventus vince nettamente con il Sassuolo e tiene aperta la corsa scudetto. Nel post-partita stuzzicano Allegri per avere un commento alla favola della lepre e il cacciatore raccontata da Marotta. Il mister cerca di non rispondere ma a volte non si trovano le parole e se ne esce con una battuta fanciullesca: ”come quando da piccoli giocavamo a guardia e ladri. I ladri scappano e le guardie inseguono”. Apriti cielo”.

Prosegue Zuliani: “Soprattutto apriti polemica in vista del derby d’Italia del 4 febbraio. Il punto del contendere che si dibatterà molto sarà il senso delle parole di Allegri e che la Juventus, senza lamentarsi in pubblico, covi dentro le sue stanze un sentimento di stizza misto a rabbia dovuto agli orrori arbitrali che sono a vantaggio di chi comanda la classifica. La butteranno sul personale e tireranno fuori Farsopoli. Vi diranno che un conto sono le chiacchere da bar e un altro le dichiarazioni dei protagonisti del mondo del calcio. Vi diranno di tutto, preparatevi. Quello che non vi diranno sono i fatti”.

Quelli che evidenziano un clima da saloon che viviamo in epoca di Var. Il clima a cui la Juventus è abituata da decenni mentre loro non si capacitano di come gli possa esser capitato. Allenatori, dirigenti e persino proprietari sono calciofili come tutti noi, pensano e dicono le medesime cose che noi ci diciamo al bar la mattina. A volte può scappare una battuta che, buttata nel mare delle accuse subite dalla Juventus, è come cercare un ago nel pagliaio”.

“Sentenze che parlano di campionato regolare, Juve condannata per univocità di rapporti per poi scoprire, troppo tardi, che le telefonate delle milanesi erano peggiori, Chi con arbitri e chi con guardalinee. Almeno Moggi si limitava al designatore, come tutti, cosa consentita dal regolamento dell’epoca. Da quel momento fino ad oggi abbiamo subito festeggiamenti con cori “vinciamo senza rubare” di un titolo che abbiamo vinto noi sul campo. Presidenti e allenatori che, finite le partite in cui sarebbe la Juventus a doversi lamentare di torti, attaccano come se non ci fosse un domani. Dichiarazioni ripetute nel tempo del patron nerazzurro tipo:” la serie A prima era manipolata, eravamo le vittime del sistema. Doveva vincere la Juventus”.

“Se proprio non avessero vinto loro, allora sarebbe toccato al Milan. Una vergogna, perché imbrogliare sui sentimenti della gente è la forma di disonestà più grande.” Ecco cari moralizzatori del pensiero, siete serviti. Se per una volta ad Allegri scappa la battuta, prendetela come tale e ripensate a tutto il fango che i tifosi della Juve devono subire ad ogni partita di questo sport meraviglioso”.

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