domenica, 22 Dicembre 2024

Chirico: “Nella lista di Rocchi mancano 3 aiuti a favore dell’Inter!” Il Palazzo non vuole vedere la Juve virtualmente prima

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Il giornalista di fede bianconera Marcello Chirico aggiorna il conteggio dei favori arbitrali ricevuti dall’Inter e rinfresca la memoria al designatore egli arbirti Rocchi.

“Otto episodi. Ce ne sarebbe qualcuno in più, ma il designatore Rocchi ha fatto pubblica ammenda almeno su otto errori clamorosi dei suoi arbitri in questo campionato. Errori che hanno modificato la classifica di Serie A, che altrimenti sarebbe stata diversa. Questo conferma quanto abbiamo detto e scritto nei giorni scorsi: il torneo è stato falsato. Perché, sottraendo i punti conquistati grazie alle topiche del Var, Inter e Juventus ora sarebbero ex aequo campioni d’inverno”.

“Con buona pace di Materazzi che si è autonominato legale difensore dell’Inter, sostenendo che l’unico scopo delle polemiche arbitrali sia quello di buttare giù la squadra nerazzurra. Una sindrome persecutoria che gli interisti si trascinano dai tempi di Moratti ma che la relazione Palazzi 2012 e, adesso, l’ammissione di Rocchi smentiscono in toto: nel tornei in corso ci sono stati tanti errori arbitrali, in campo e in sala Var, e l’Inter ne ha spesso beneficiato. Grazie soprattutto ad un’applicazione discutibile del protocollo e un’altrettanto poco coerente del regolamento.

E ancora: “Viene però da chiedere perché nella black list dell’AIA non siano stati inseriti anche altri errori macroscopici, che erano stati materia di accesi dibattiti in tutte le sedi: campo, extracampo, giornali e trasmissioni tv”.

“A cominciare dai due, clamorosi, di Napoli-Inter: la trattenuta non sanzionata di Lautaro su Lobotka prima del gol di Calhanoglu, e poi il contatto in area di rigore tra Acerbi e Osimhen. Sul primo Rocchi si è pure espresso, così: “Non è un fallo, dovesse avvenire in area spero nessun arbitro assegni un rigore”. I fatti, però, lo smentiscono: all’ottava giornata, in Inter-Bologna, proprio per un’analoga trattenuta di Lautaro (sempre lui) su Ferguson il penalty venne fischiato eccome. Perché il fallo era nettissimo, e Rocchi non disse assolutamente nulla. Per la serie: difformità di giudizio”.

“Sul secondo, il Var sostenne che il tocco era “troppo leggero”, in altre occasioni vennero assegnati però dei rigori per contatti minimi. Trefoloni ad Open Var disse che la procedura d’analisi era stata accurata, ma non si espresse sul merito. Il dubbio resta”.

“In lista manca pure la rocambolesca caduta in area di Thuram durante Inter-Frosinone e che determinò l’assegnazione del rigore che mise il lucchetto alla vittoria nerazzurra. Eppure in tanti, anche ex arbitri, giudicarono plateale la caduta del francese, nemmeno toccato dai difensori ciociari. Pure su questo Rocchi & friends la pensano diversamente”.

“Il designatore, al contrario, si sbilanciò sul tocco di braccio da parte di Bani in Genoa – Juventus, “questo è più rigore che no” disse, però misteriosamente quell’episodio non compare tra gli errori, pur ritenendolo tale. Come mai? Una domanda che resterà senza risposta. Insinuiamo? Gli episodi a favore della Juve sarebbero stati superiori a quelli che hanno favorito l’Inter, e nella classifica virtuale la Juventus avrebbe superato l’Inter. Meglio evitare”.

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