Il quotidiano La Stampa anticipa quella che era una notizia già nell’aria:
“Ora il talismano si è messo anche a segnare. Daniele Rugani aveva ben abituato i tifosi bianconeri, visto che le sue presenze da titolare coincidevano con partite concluse dalla Juventus senza reti al passivo (ben 9 su 10 occasioni prima di sabato) dall’inizio della scorsa stagione, ma contro il Cagliari si è superato”.
“Quel gol di pancia, dopo aver colpito la traversa con una deviazione di petto, ha regalato tre punti d’oro ai compagni. in Serie A non segnava da quasi mille giorni, quando era in prestito proprio al Cagliari, mentre l’ultimo gol in campionato con la maglia bianconera risaliva addirittura dal 2 febbraio 2019 contro il Parma”.
“Una vita fa, in pratica. Oggi come all’epoca c’era Allegri sulla panchina e proprio il tecnico livornese è uno dei principali sponsor di questo difensore toscano che a luglio compirà 30 anni e che dal 2015 gioca nella Juventus: lui e Alex Sandro sono i più longevi di questa squadra, anche se a livello di presenze ci sono 175 partite di differenza (311 del brasiliano contro 136) e solo adesso Rugani sembra veramente maturo per giocare con continuità nel ruolo di titolare, pensando di nuovo anche alla Nazionale”.
“Ha il contratto in scadenza a giugno, ma la sua avventura proseguirà fino al 2026: da tempo c’è una trattativa per allungare e spalmare il contratto, ma ora i tempi sono maturi per una firma che profuma di fedeltà. Il difensore è l’esempio perfetto di chi lavora senza mai fare polemiche per lo scarso utilizzo”.