giovedì, 31 Ottobre 2024

Juve esclusa dalle Coppe. L’eurodeputato Gozi: “la UEFA voleva vendicarsi contro la Juventus per la vicenda Superleague. Due pesi e due misure nelle decisioni di Ceferin”

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L’eurodeputato di Renew Europe ed ex sottosegretario agli Affari europei dei governi Renzi e Gentiloni, nonché grande tifoso della Juventus, Sandro Gozi, ha detto la suo opinione sulla sentenza Uefa che ha penalizzato la Juventus:

Innanzitutto, bene chiarire l’entità della sanzione: si tratta di 2 milioni, a cui si aggiungono 70000 € per questioni burocratiche, da pagare subito. Il resto è dilazionato e sotto forma di minori pagamenti nelle competizioni europee. Quindi parte della stampa – la solita, quella milanese, senza sorprese – ha sparato a vanvera, ingigantendo ad arte l’impatto finanziario. Poi per me è evidente: la UEFA voleva vendicarsi contro la Juventus per la vicenda Superleague”.

Del resto, il presidente Ceferin, nel silenzio complice e vergognoso di molti, lo aveva detto chiaramente e più volte. E i suoi emissari lo avevano più volte ripetuto in Italia. Quindi tutto come da programma direi. Questo non toglie dal tavolo nessuno dei grossi problemi del calcio europeo, che l’UEFA non sta affrontando”.

Secondo Gozi la sentenza da parte della Uefa, sarebbe stata uguale anche se la Juventus si fosse qualificata in Champions, perchè a “Nyon avevano bisogno di accanirsi contro la Juventus. E i due pesi e due misure nelle decisioni UEFA, a seconda delle convenienze del momento e dell’interessato, sono ormai un grande classico”.

La Società ha agito in modo molto pragmatico, anche perché alcuni errori di gestione finanziaria sono stati effettivamente compiuti. Un grande club come la Juventus, a 100 anni di inizio di gestione della famiglia Agnelli, voleva e doveva voltare pagina, pur riaffermando sul principio le proprie giuste e corrette posizioni. Ha optato così per un vero e proprio patteggiamento, molto oculato. Poi, vorrei ricordare che fintantoché non applichiamo i principi del diritto UE, anche i ricorsi rimangono nel sistema arbitrale e privato di diritto svizzero”.

E l’esperienza ha mostrato più volte che quel sistema non dà certo le stesse garanzie del sistema giudiziario UE, per usare un understatement. Con questa decisione della società – che capisco bene possa non piacere a parte della tifoseria – iniziamo la nuova stagione senza alcuna pendenza e torniamo a poterci concentrare sulla cosa più importante è su cui siamo i più forti da sempre: vincere sul campo: abbiamo vinto 38 scudetti e ci siamo qualificati in Champions anche quest’anno. Sosteniamo quindi la proprietà anche in questo passaggio difficile e per alcuni discutibile, esigendo allo stesso tempo l’avvio di un vero nuovo ciclo di vittorie. È quello che si merita il popolo bianconero“.

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