sabato, 23 Novembre 2024

Bosco: “Sleale non è la Juventus, come afferma la Procura Federale. Sleale è il procuratore federale Chinè che ha falsato il campionato”

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Andrea Bosco, nel suo editoriale per Tuttojuve affronta la questione giudiziaria in cui è coinvolta la Juventus, “anche se chiamarla “giustizia“ quella sportiva, appare temerario”.

Subito l’affondo del giornalista: “Sleale non è la Juventus, come afferma la Procura Federale. Sleale è il procuratore federale Giuseppe Chinè. Che ancora una volta ha dimostrato per la decenza. Chiudendo le indagini sul secondo filone di inchiesta, quello relativo agli stipendi, un giorno prima della gara di Europa League. Dando “biada“ ai media”.

Perché “senza certe “buche delle lettere“ Chinè sarebbe un’anatra zoppa. Potesse (ma non può) Chinè , probabilmente farebbe “tintinnare le manette“ . L’architettura contabile (eventualmente) ha influenzato il risultato del campo? No che non lo influenzato. Multa magari, ma non penalizzazione. Dovesse chiederla, la barbarie di Chinè arriverebbe a vette non superabili . E sarebbe la seconda volta: Chinè, come Conan. E senza la simpatia di Schwazeneger”.

Il giornalista di fede bianconera denuncia: “La Procura Federale non ha mosso un dito verso società che non hanno pagato gli stipendi ai giocatori per un anno. Chinè, che non ha fatto un plisset nei confronti di quella società che ha trafficato con giocatori, che in realtà tali non erano, ma che egualmente erano stati iscritti a bilancio in fantomatiche plusvalenze: ha bisogno di tempo, in questo caso. Se ne riparlerà (se se ne riparlerà) tra qualche mese. Forse tra un anno”.

E ancora: “Chinè, che si è appisolato per i 100 milioni di plusvalenze fatte da un’altra società con sconosciuti ragazzini, presto spariti dalla circolazione. Chinè, che si è assunto il ruolo di “sicario“, al servizio di Ceferin e Gravina. Chinè il cui orologio giudiziario scandisce le ore sulla base dei processi della Juventus. Chinè, che si prende mesi per indagare, ma che pretende che le controdeduzioni della difesa vengano fatte in quindici giorni”.

Chinè, che “grazia“ Mourinho, il tempo necessario per consentirgli di non perdere la gara contro la Juventus, salvo squalificarlo “dopo“, in occasione del derby. Ma guarda un po’. Chinè, che se l’è sbrogliata velocissimamente per i tamponi della Lazio”.

Chinè, prono alle richieste di Gravina. Implacabile nel “colpire“ la Juventus, rea di non avere voluto baciare la pantofola di Ceferin, imbrattata da troppa altrui “saliva“: europea e italica. Chinè, che ha voluto penalizzare la Juventus a campionato in corso: una vergogna. Non la penalizzazione. Se risulterà colpevole anche al Coni, giusto penalizzarla. Lo schifo è averlo fatto a campionato in corso. Chinè, che come un fanatico prete dell’Inquisizione Spagnola sta minacciando la Juventus con la Vergine di Norimberga. Tradotto: la serie B. Chinè che crede alle streghe e si reputa intriso di “divina“ giustizia”.

“Chinè che il campionato lo ha “falsato“. Con le sue oblique decisioni”.

“Ha scritto Sainte Beuve che: “C’è un momento in cui si arriva alla saturazione, in quel posto che si chiama vita. E allora basta una goccia per far traboccare la coppa del disgusto“. Hai voglia, la “goccia“. Non c’è mediazione possibile con i Chinè e i Gravina. Altro che “patteggiamento“. Lo capisce anche un idiota che la Juventus è stata messa “in mezzo“ per compiacere Ceferin. La vicepresidenza dell’Uefa , uno come Ceferin , non te la offre senza un “conquibus“. E allora con questa Federazione sarebbe delittuoso “mediare“. Vogliono affondare la Juventus: vogliono dimagrisca”.

I 9 scudetti di fila sono una lisca che gli fa sanguinare la gola. “Chi troppo vince, usando il sistema, nuoce al sistema“ ha detto il Potente a quella cena romana che ho più volte citato . Vogliono la “redistribuzione dei pani e dei pesci“. Un calcio dove ogni anno vinca un club diverso. Perché se uno non fa le riforme, deve provare a ”giocarsela“ in questo modo, per tenere il culo sulla poltrona. Giocasse in Italia si metterebbero di buzzo buono per affondare anche il Real Madrid. Il grande cruccio di Ceferin. Solo che “quelli“ hanno i giocatori più bravi e soprattutto l’allenatore più bravo. Oltre che gli avvocati più bravi. Ceferin non ci dorme la notte sognando Florentino. Ma per ora non ha trovato il “veleno“ che gli servirebbe. E poi in Spagna mica sono coglioni come in Italia. E fino a prova contraria il Real Madrid è il club che ha più tifosi nel mondo. Una miniera d’oro. Anche per Ceferin”.

Nel caso: “la Juve cada in piedi . Con la schiena dritta. Come una Signora. Non come una donnetta. Mille volte ha asserito di essere innocente: sia coerente. Con Gravina non si deve mediare. Servirebbe invece lavorare “politicamente“ per ottenerne le dimissioni. Anche perché: oggi tocca alla Juve, ma domani potrebbe toccare ad altri. Una sola cosa, Gravina ha a cuore: il proprio “particulare“. Consultare per dettagli, Francesco Guicciardini. Se tratti con i gattopardi alla fine lo prendi dove non batte il sol. Perché i gattopardi, come spiega il Principe di Salina: “Fingono di cambiare tutto , affinché niente cambi“. Come ha fatto finora Gravina. E come continuerà a fare . Se qualcuno non lo fermerà”.

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