Massimo Pavan grida allo scandalo dopo aver letto le motivazioni alla base dela condanna inflitta dalla Corte Federale della Figc alla Juventus.
Il giornalista di fede bianconera tira fuori i numeri che la procura pare non conoscere e che assolverebbero la Juventus. “I 18 milioni che alla Juventus pesano poco, per il Genoa, pesano in un bilancio a chiusura 2021 con 78 milioni di euro di fatturato, ben il 23%”, scrive in premessa Pavan sulle colonne di Tuttojuve.
“In pratica tutte le operazioni della Juventus sommate, anche se fossero tutte in una sola stagione sarebbero inferiori al peso del passaggio di Rovella alla Juventus per il Genoa. Matematicamente se il Genoa viene assolto e quindi questa operazione non incide sul mercato, non falsa il campionato, non permette al Grifone di essere costretto a ripianare e non falsa la competizione, allora questo deve per forza valere anche per la Juventus”, sentenzia il giornalista.
L’esempio è calzante: “Se in una medesima strada io vado a 52 all’ora e vengo multato anche se sono sotto il limite di tolleranza e poco dopo ci passa un’altra macchina che va a 60 e non viene multata dallo stesso vigile, qualcuno deve spiegare perchè”.
Massimo Pavan spiega che il Genoa non è il solo caso: “c’è anche la Sampdoria, per l’operazione Audero e Peeters, ma dopo Mulè Vrioni e Stoppa. Questa operazione pesa sul fatturato della Sampdoria 2018/2019 pesa il 4%, come la Juventus nel bilancio della stessa stagione. Mentre i 7 di plusvalenza su 75 di ricavi, pesano il 10% del bilancio, in questo caso più della Juventus”.
Stesse considerazioni del giornalista di Tuttojuve: “Quindi, un secondo caso, che ci dice che l’operazione dei tre giovani falsa di più il campionato per la Sampdoria, che per la Juventus che quella di Audero numeri alla mano e seguendo contro ragionevole dubbio, le parole del procuratore Chinè. Anche in questo caso, piena solidarietà alla Sampo, non ha fatto nulla di male, come del resto la Juventus, ma se il Tribunale condanna la Juve, deve sanzionare anche la Sampdoiria e pure in modo più grave”.
Ma c’è dell’altro. Il caso Pescara: “Concentriamoci sulla plusvalenza Brunori di 2,98 milioni vale sul bilancio 2019/2020 di 24 di ricavi, circa, 11,6% sul totale. E’ quindi il terzo caso di società che secondo il discorso della procura sulla Juventus, nella stagione di riferimento citato e per un’operazione identica, considerato il fatturato della Juventus, in percentuale, incide di più rispetto a quello dei bianconeri”.
Tuona il giornalista: “Questi non sono casi isolati. Un indizio, è un indizio, due indizi, sono una coincidenza, tre indizi sono una prova inequivocabile e qui la Procura ed il Tribunale hanno sbagliato tutto, oltre ogni ragionevole dubbio.
“Se non condanni Genoa, Sampdoria e Pescara, non puoi condannare la Juventus, perchè se loro non falsano i campionati con un’incidenza sul fatturato maggiore dei bianconeri, allora non lo può fare nemmeno la formazione bianconera, a meno che non si voglia affermare in modo inequivocabile che ci sono due pesi e due misure”.
“Qui non parliamo di supposizioni ma di fatti, di numeri, di certezze e la certezza è una sola, la Juventus non ha falsificato nulla, come del resto non lo hanno fatto gli altri”, la sentenza finale di Pavan.