venerdì, 19 Aprile 2024

Inchiesta Prisma: La Juve non trema più

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L’inchiesta su plusvalenze è stipendi condotta dalla Procura di Torino nei confronti della Juve, non spaventa più i vertici del club.

È quanto sostenuto tra le sue colonne da Tuttosport che scrive: “La Juve non trema”.

Il quotidiano torinese elenca i motivi e spiega che “da quando è scoppiata la bomba mediatica – si legge – sulla scena hanno dominato i titoli che riprendevano le tesi dell’accusa, infiorati da stralci di intercettazioni decontestualizzate e comunque funzionali ad aumentare il clamore della vicenda, mentre la parte indagata, ovvero il club juventino, ha preferito non esporsi, anche per evitare di anticipare quella che sarà la propria linea e condotta difensiva. Che verrà svelata solo nel momento in cui le parti avverse si confronteranno nella prima udienza”.

La Juventus mantenendo un profilo basso,  ha preferito rispondere attraverso le vie istituzionali e così nel frattempo “comincia lentamente a stemperarsi il clima e la temperatura intorno a questa querelle – ora si cominciano a leggere più previsioni sul fatto che dal punto di vista sportivo il tutto potrà tradursi in ammende e molto difficilmente in punti – (va ricordato che lo stesso procuratore federale Chinè a seguito della sua indagine sulle plusvalenze chiese per 11 società sanzioni e non punti, peraltro perdendo nei due gradi di giudizio), la Juventus non trema per questa inchiesta che ha come pilastri principali la contestazione delle plusvalenze e la manovra stipendi”.

In particolare, sulla seconda contestazione va tenuto conto del contesto emergenziale pandemico che può fare la differenza. Di conseguenza l’eventuale errore sarebbe riferibile esclusivamente alla collocazione temporale delle poste di bilancio.

Ma non è tutto: “C’è poi da aggiungere che se la Consob avesse riscontrato reati riferibili alla falsità bilancistica avrebbe avuto l’obbligo di trasmissione di notizia di reato, mentre sono emersi profili di non conformità dettati da diverse interpretazioni di alcuni principi contabili tra la Juventus e la Consob stessa”, conclude il quotidiano.

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