giovedì, 31 Ottobre 2024

Inchiesta Juve, Bosco: «Grazie al Ministro Nordio chi sbaglia deve pagare. Anche quelli che hanno contribuito “a questa porcheria di diffusione arbitraria“ delle intercettazioni»

Condividi

spot_imgspot_img

Andrea Bosco, giornalista e scrittore di fede bianconera, nutre una speranza in seguito all’inchiesta giudiziaria che sta travolgendo la Juventus, anche con la complicità dei giornali che pubblicano ad arte le intercettazioni.

Ora il ministro della Giustizia si chiama Nordio. Ha idee precise sulla separazione delle carriere e quelli saranno “cacchi“ delle correnti. Ma ne ha anche in tema di intercettazioni e di divulgazione delle medesime”.

Che Nordio nella sua audizione alla Camera ha bollato per come spregiudicatamente usate da un potere senza freni (testuale dall’articolo di Paola Di Caro sul Corriere della Sera).

Il giornalista a tal fine ricorda le parole di Nordio “La diffusione pilotata e arbitraria – ha detto Nordio – di intercettazioni è una porcheria. Non è civiltà, libertà, è una deviazione dei principi minimi di civiltà giuridica. Quando ho condotto a Venezia l’inchiesta sul Mose ci sono state migliaia di intercettazioni. Ma erano mezzi di ricerca della prova , non di prova . Non è uscita una parola sui giornali, non é uscita una delegittimazione su un cittadino di Venezia o del resto d’Italia“.

“Carlo Nordio ha 75 anni. E’ un magistrato perbene che non ha mai fatto sconti al potere e neppure alla “casta“ della quale ha fatto (per mestiere) parte” .

Tornando alla Juve, Bosco riferisce: “Mi risulta che John Elkann abbia ingaggiato qualche decina tra avvocati e consulenti per approntare una difesa dell’operato Juve. Il comunicato rilasciato dalla società è tanto formale nei toni quanto durissimo nel contenuto”.

Vedremo se la richiesta di spostare il processo da Torino a Milano (o a Roma) fatta dalla Juventus verrà accettata. Un atto di evidente sfiducia nei confronti di una procura che ha dispiegato mezzi, uomini, tecnologia, denaro dei contribuenti in modo massiccio e per quasi due anni. Come si fa per e inchieste di Mafia o di Terrorismo. Attenzione perché la Juve è quotata in Borsa. Facciamo che qualcuno farebbe meglio a stivare in banca, per prudenza, qualche soldino”.

Perché – spiega lo scrittore – “poi alla fine è sempre una questione di soldi. Il motore che fa girare il mondo. Vedremo come finirà l’inchiesta della Procura di Torino. Chi sbaglia deve pagare. Ma tutti dovranno pagare, se hanno sbagliato. Anche quelli che secondo Carlo Nordio hanno contribuito “a questa porcheria di diffusione arbitraria“. Non parlava dell’inchiesta Prisma. Ma ha reso l’idea”.

Condividi

Leggi anche

Ultime notizie