venerdì, 22 Novembre 2024

Moratti: “All’epoca serie A era manipolata da Moggi. Doveva vincere la Juve. Rivendico lo Scudetto tolto alla Juve e assegnato a noi. È il giusto risarcimento per l’Inter”

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Surreale intervista rilasciata al Corriere della Sera dall’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti, il giorno dopo la sentenza del Tar del Lazio sulla revoca dello scudetto di Calciopoli assegnato poi all’Inter.

“Cosa accadde il 5 maggio 2002, la sconfitta con la Lazio che ci costò lo scudetto? I giocatori credettero di aver avuto segnali dai colleghi della Lazio: non si sarebbero impegnati, per non favorire la Roma. Tutte balle”, le prime parole di Moratti.

Ne ero convinto già prima del fischio d’inizio, e li avvisai: “Nessuno ci regalerà nulla”. Eppure entrarono in campo con una sicurezza eccessiva. E non sono mai riusciti a prendere in mano la partita. Mi sentivo così responsabile che mi dissi: non lascerò il calcio finché non avrò la rivincita. In campo c’era un ex come il Cholo Simeone? E ci segnò contro. Grande combattente. Il nostro centravanti era Bobo Vieri? Un bastian contrario, sempre critico verso la dirigenza; ma non un cattivo ragazzo. All’Inter fece tutto quello che poteva fare; eppure non ha vinto nulla”.

Mazzola ha raccontato di aver lasciato l’Inter perché io mi consultavo con Moggi: “Non è andata così – continua Moratti -. È vero che Moggi voleva venire all’Inter, e io non gli ho mai detto esplicitamente che non lo volevo; ma non l’avrei mai preso. Perché? Perché la serie A era manipolata; e noi eravamo le vittime. Doveva vincere la Juve; e se proprio non vinceva la Juve toccava al Milan. Una vergogna: perché la più grande forma di disonestà è imbrogliare sui sentimenti della gente”.

All’Inter comandava Facchetti? “Un uomo splendido. Una volta gli dissi: “Giacinto, possibile che non si trovi un arbitro, uno solo, disposto a dare una mano a noi, anziché a loro?”. Mi rispose: “Non può chiedere a me una cosa del genere”. Se rivendico lo Scudetto tolto alla Juve e assegnato a noi? Assolutamente sì. So che gli juventini si arrabbiano; e questo mi induce a rivendicarlo con maggiore convinzione. Quello scudetto era il risarcimento minimo per i furti che abbiamo subìto. Ci spetterebbe molto di più”.

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