mercoledì, 8 Maggio 2024

Arrivabene: “Dybala? Se un rinnovo può diventare troppo costoso per le nostre idee e non parliamo di un giocatore pazzesco, allora arrivederci e grazie”

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Lunga intervista a Tuttosport da parte dell’amministratore delegato della Juventus Maurizio Arrivabene.

La Juve ha l’obiettivo di mantenere la squadra ad altissimi livelli e puntare altissimi obiettivi. Stiamo progettando una Juve che parta dal calcio ma si allarghi in altre dimensioni, vogliamo andare oltre il concetto di club e diventare una global company. La Juve è ‘emozione’, per questo credo si possa creare un prodotto che interessi non solo gli appassionati di calcio. La serie su Amazon è stato un esperimento. Come la Ferrari? Quello è un marchio nato globale, la Juve può diventarlo“, le prime parole del manager.

Si passa a parlare di organizzazione societaria: Andrea Agnelli lo conosco da 25 anni, con lui c’è reciproca e massima fiducia. Spesso mi si confonde per un direttore sportivo, ma non credo di avere neanche le competenze per farlo. Il mio compito, da amministratore delegato, è quello di creare una strategia della quale parlavo prima. Pensavo fosse più semplice, ma è un sistema complesso. Noi cerchiamo sempre di pianificare tutto, ma c’è il fattore umano che può sorprendere. Parliamo di calciatori, non di macchine. A livello sportivo comanda il ds Cherubini, il mio ruolo è dargli supporto o aprire improvvisamente la porta del suo ufficio e valutare insieme un’idea che all’apparenza può sembrare folle”.

Pogba? “Gli stiamo parlando, le cose stanno evolvendo molto, molto bene. Com’è nata l’idea? In quelle riunioni si fanno dei nomi, come quello di Vlahovic che poi è arrivato. Apri la porta, lanci un nome e tutti ti guardano come un matto; poi, piano piano la macchina si avvia e si costruisce l’operazione. Pogba è nato così. La sua presenza sarà fondamentale anche dal punto di vista commerciale, anche se il mio sogno è avere un giocatore italiano che venga riconosciuto a livello internazionale: un Totti, un Del Piero, un Buffon…”.

L’ad bianconero è schietto: “Se un rinnovo può diventare troppo costoso per le nostre idee e non parliamo di un giocatore pazzesco, allora arrivederci e grazie. Dybala? C’era stato un accordo, poi l’aumento di capitale e ci siamo presi una pausa per fare valutazioni nel cda della quale erano stati informati anche gli agenti. Poi ci siamo rincontrati e abbiamo detto che i termini erano cambiati: da un contratto di quattro anni a determinate cifre siamo passati a un’altra strategia. Tutti sanno chi è arrivato a gennaio, ma tra la Juve e Dybala non ci sono state guerre. Ripeto: la Juve è sopra a tutto”.

Poi l’affondo ai giornali: “Dicono che non sono competente di calcio, ma è vero. L’importante è che lo siano Cherubini e Nedved, che durante le partite mi spiega molte cose. Io però so cosa voglio e come lo voglio”

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