Nel corso della trasmissione Fuori di Juve in onda su Radio Bianconera, il giornalista e conduttore televisivo Massimo Giletti, noto tifoso della Juventus, ha commentato la situazione dei bianconeri, impegnati a raggranellare punti in classifica, dopo un deludente inizio di stagione. Una classifica che al momento langue, ma c’è fiducia in una vigorosa ripresa, viste le ultime tre vittorie consecutive in campionato.
Possibile una rimonta come nella stagione 2015/2016? “In quel periodo non c’erano squadre che potevano competere con la Juve – ha ricordato Giletti. Quest’anno Inter, Milan e Napoli sono forti, giocano bene, e anche se non giocano bene vincono“.
“Ecco io poi sinceramente ho visto la sfida contro il Napoli, ma non ho visto questa supremazia così netta dei partenopei“ ha evidenziato il conduttore che ha poi aggiunto un sottile rimprovero ai bianconeri:
“Alla fine la Juventus deve piangere su stessa, sull’arroganza dei giocatori che credono di essere forti solo perché indossano la maglia bianconera. Se si recupera il senso di squadra, come ho visto un po’ contro il Chelsea e il Torino, si può fare qualcosa. Comunque la squadra del 2015/2016 era molto più forte di quella di oggi”.
Inevitabile l’argomento Dybala. “È un grande giocatore, deve fare quel salto di qualità che aspettiamo da molto tempo” ha sottolineato Giletti. È un numero uno assoluto, però deve caricarsi la squadra e avere il carisma che hanno i grandi campioni. Questa è la grossa scommessa. Non sbagliava Agnelli quando diceva che deve dimostrare di meritare un ingaggio importante. Forse l’allontanamento di Ronaldo potrà dargli maggior serenità, perché sa di essere una spanna sopra agli altri, ma deve avere continuità. Gli anni passano, questo è il momento in cui deve far capire chi è“.
Presente e futuro? “Chiesa e Locatelli sono i giocatori su cui deve puntare la squadra per il presente e per il futuro. Kulusevski ancora non ha convinto, alterna momenti molto belli ad altri di errori clamorosi. Allegri su questo, essendo un tecnico esperto, potrà ottenere qualcosa da questi ragazzi. Questo comunque non è un centrocampo da squadra leader e che domina. Se perde una delle due pedine tra Locatelli e Bentancur va in difficoltà. Abbiamo commesso degli errori prendendo Rabiot e Ramsey“ ha rimarcato il conduttore.
Vlahovic? “Penso che oggi non si possa prescindere da un vero centravanti, e quel tipo di giocatore noi non l’abbiamo da tempo. Sicuramente Vlahovic è il tipo di giocatore che può servire alla Juventus“ ha concluso.