Al via il campionato di Serie A. E, come tutti gli anni, in questo periodo gli addetti ai lavori si scatenano a stilare le cosiddette griglie scudetto.
Spicca tra questi il giornalista ed editorialista Mario Sconcerti che attraverso le colonne de Il Corriere della Sera mette in evidenza il paradosso che si è creato quest’anno in Serie A:
Ecco il passaggio più significativo dell’articolo proposto da Mario Sconcerti:
“Sarà un campionato molto bello perché reso incerto dalle nuove povertà. Se ci ammaliamo insieme abbassiamo il concetto di buona salute ma restiamo equivalenti. È avere tutti la stessa mancanza di soluzioni che rende grande la gara”. A oggi non c’è una squadra che si sia sicuramente rinforzata rispetto a un anno fa”, scrive l’esperto giornalista.
“Abbiamo scambiato Locatelli per Bobby Charlton, con cui certamente ha qualcosa in comune, ma non meritava un travaglio così lungo”.
“Abbiamo visto partire Hakimi e Lukaku, senza che la cosa alla fine travolgesse nessuno; abbiamo scoperto la Roma diventare la squadra che ha investito di più; e la Juve tornare favorita dopo aver concluso con la stessa squadra un campionato da quarto posto”, ha concluso Sconcerti.