Nel corso di un’intervista in esclusiva a tuttojuve.com l’ex bianconero Alessio Tacchinardi ha parlato della situazione della Juventus, che si appresta a iniziare la nuova stagione con al timone Massimiliano Allegri.
“Per me Pirlo ha fatto bene, ma è normale che oggi torni a casa un allenatore con grande esperienza e voglioso nuovamente di mordere“, ha commentato Tacchinardi, che ha anche aggiunto: “La mia sensazione è che sarà super determinato, con l’intenzione di costruire una squadra affamata e vogliosa di vincere subito. Vedrete che ci sarà nuovo entusiasmo”.
Tacchinardi ha continuato: “Sono convinto che Allegri cucirà il miglior abito possibile alla Signora, anche se non so come vorrà giocare. Non immagino, però, di vedere Federico Chiesa in panchina. È un’ira di Dio. È un patrimonio per questa squadra”.
L’ex bianconero ha poi parlato della priorità della Juventus, che è quella di definire il suo rapporto con il fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo.
“Il fattore determinante è vedere chi avrà la voglia e l’entusiasmo di rimanere alla Juve. Mi riferisco senza mezzi termini a Ronaldo, che è sempre stato un grande con indosso questa maglia. Però dovrà avere lo stesso sorriso di quando è arrivato tre anni fa, altrimenti è inutile. Per questo la Juve dovrà parlare chiaro con il portoghese e il suo entourage, perché per ripartire servono calciatori con la bava alla bocca. Conosco bene Agnelli e sicuramente non si è affidato ad Allegri per arrivare nuovamente quarto. Il suo intento è quello di tornare ad essere la Juve.
“La prima chiamata di Allegri dovrà essere per CR7, non per Chiellini o Bonucci – ha aggiunto Tacchinardi -. Attualmente è impegnato per gli Europei, ma la Juve dovrà capire che cosa vuol fare Cristiano. Non mi priverei mai e poi mai di lui, cederlo significa rinunciare a 30 o 40 gol facili durante l’anno”.
“Lui e Dybala sono giocatori che soffrono un po’ le indicazioni tattiche – ha osservato Tacchinardi -, per questo penso che Allegri sia il maestro perfetto in questa situazione. E rifarà 50 gol il prossimo anno. È un ragazzo intelligente che gioca più per motivazioni che per soldi, non vuole esser un peso e a quest’ora avrebbe già alzato la cornetta per avvisare di un suo addio. L’importante è che abbia lo stesso veleno sportivo di sempre, lui e la Juve insieme sono una macchina da guerra“, ha concluso.