Archiviata la sfida contro il Sassuolo e incassata la vittoria per 3-1, il portierone della Juventus, Gigi Buffon si è concesso ai microfoni di Sky per commentare la partita e la situazione vissuta dai bianconeri, che quest’anno si ritrovano in affanno, alla rincorsa di un piazzamento in Champions League.
“Penso che la Juve e soprattutto il mister sia stato sfortunato per non avere potuto preparare la stagione e dare un imprinting alla squadra” ha commentato Buffon, che ha poi aggiunto: “Ci è mancata la continuità. Se avessimo fatto cinque punti in più con Fiorentina e Benevento ci saremmo giocati lo scudetto, non è che la vittoria passa da chissà quali risultati…”.
Buffon ha poi continuato: “Siamo forti e abbiamo fatto meno rispetto a quanto ci si aspettava, ma c’è un gruppo di ragazzi che ha vinto 9 campionati. Dovevamo fare meglio e dovevamo essere in Champions, nessuno obietta nulla. Ma nello sport ci sta, un anno può andare male. Da giocatore e da tifoso mi sentirei di ringraziare tutti, invece tutti vengono criticati e mi sembra eccessivo. Nove anni così, non so quante società sarebbero riuscite a farlo…”.
Buffon ha poi parlato del suo percorso in bianconero: “Sono arrivato alla Juve 20 anni fa ed ero un ragazzo che ogni tanto perdeva la bussola. Ora esco da uomo felice e la cosa più bella che mi ha regalato la Juve è il mondo Juve. Vado via senza polemiche”. In merito al suo futuro, il portiere ha rivelato: “Ho ricevuto tante belle proposte, per fortuna, e tra 20 giorni valuterò il da farsi. Ho comunicato questa decisione a tutti ad inizio gennaio. Ad agosto ho avuto una proposta che mi ha fatto traballare, perché mi piaceva ed era stimolante. Poi la società e il presidente mi hanno convinto con un nuovo contratto e si sono comportati in maniera divina. Stava arrivando Pirlo ed io non volevo rappresentare nessun tipo di problema, sono stato sempre una persona affidabile per la Juve“.
Alla domanda se Pirlo sia stato aiutato a sufficienza dalla squadra, Buffon ha commentato: “Pirlo è come mio fratello, mi sono speso per lui come per gli altri compagni”.