Dopo l’illusione data dal vantaggio iniziale, la Juventus pareggia a Verona e mette in luce evidenti punti deboli della squadra, a cominciare dall’allenatore, oggi sotto accusa per la prestazione dei bianconeri. Ma non solo.
A parlare delle responsabilità dei bianconeri, Massimo Pavan su tuttojuve.com: “Una delusione, il colpo di testa di Barak chiude il discorso di una partita che la Juventus poteva e doveva portare a casa e la corsa scudetto, perché a -7 che diventerà 10, pensiamo che sia difficile pensare a qualcosa di positivo.
Il pareggio a Verona non è un risultato da buttare, ma la Juventus non poteva più fallire e l’ha fatto. Ci sono le attenuanti delle assenze, ma se sei in vantaggio a venti minuti dalla fine non puoi farti riprendere.
Ci voleva più attenzione, più cattiveria nell’azione del pareggio, dal pallone perso in uscita, fino al gol di Barak. Tutti hanno colpe, dalla marcatura su Barak alla gestione della palla in uscita.
Le bocciature di Verona sono per tanti, dal centrocampo che non riesce a mettere tre passaggi di fila, alla disattenzione fatale di Alex Sandro, passando poi anche da Andrea Pirlo che non riesce ad incidere dalla panchina. Gli mancano i cambi, è vero, ma forse si poteva mettere un difensore in più come Dragusin, prima di prendere il gol. Sicuramente la squadra stava calando e l’allenatore bresciano ha fatto poco o nulla.
Una bocciatura per Pirlo, giocatori, ma anche dirigenza, le scelte di mercato a livello di esterni, così come a livello di centrocampo e mancanza del quarto attaccante, si vedono. La Juventus sembra essere ormai fuori dalla corsa scudetto, del resto se non si vincono un certo numero di gare consecutive, non si può aspirare ai grandi obiettivi“.