sabato, 20 Aprile 2024

Stefano Agresti: “Pirlo come Trapattoni. È una Juve anni ’80”

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La Juventus incassa 3 preziosi punti dopo aver battuto la Roma 2-0, con una prestazione positiva in cui ha dato prova di maturità e di carattere.

Ad analizzare l’operato di Andrea Pirlo il giornalista Stefano Agresti che su calciomercato.com lo ha accostato a quello del grande Giovanni Trapattoni:

“Contro la Roma, Pirlo ha calato la sua squadra nel passato. Altro che innovazioni, altro che modernità. È stata una Juve da Anni 70 oppure 80, quella che abbiamo visto. E, sia chiaro, non è un’offesa o una critica, bensì un elogio. Dell’intelligenza, dell’arguzia, anche dell’umiltà. Qualità di cui era dotatissimo Trapattoni, che di quel gruppo di campioni era l’allenatore, quasi mezzo secolo fa”.

“Il motto della Juve di oggi è stato fatto proprio dal club bianconero, non a caso, in quell’epoca: vincere non è importante, è l’unica cosa che conta. Un pensiero bonipertiano, trasferito sul campo dal Trap: freghiamocene dell’estetica, conta battere tutti. Difesa e contropiede, un’arte e non un motivo di vergogna. E non è nemmeno scontato che questo modo di fare calcio sia meno spettacolare di altri, anzi”.

“Qualche tempo dopo, Platini avrebbe detto: “Avremmo potuto prenderci gli stessi scudetti e gli stessi trofei, ma giocando meglio”. Ovviamente non c’è controprova e, per non correre rischi, Boniperti e Trapattoni hanno preferito andare sul sicuro, divertendosi a vincere. Come Pirlo contro la Roma. Perché devo rischiare di perdere per provare a batterli con il calcio liquido? Seguiamo il Trap e portiamo a casa questi tre punti così importanti. E se Ronaldo ogni tanto dice “siamo troppo bassi”, pazienza. Anche Platini bofonchiava, però alla fine alzava le coppe“.

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