giovedì, 28 Marzo 2024

Damascelli durissimo: “Se al posto dei cinesi ci fosse ancora Massimo Moratti, a quest’ora Conte sarebbe stato liquidato per giusta causa”

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Momento molto delicato per l’Inter di Antonio Conte, che dopo il pari in Champions League con lo Shakhtar Donetsk, si ritrova fuori da tutte le competizioni europee.

A commentare il mediocre operato di Antonio Conte anche il giornalista Tony Damascelli nel suo editoriale pubblicato su il Giornale:

Può accadere che una squadra non si qualifichi al turno successivo di coppa. Ci sono avversari più forti oppure la fortuna non aiuta o, ancora, gli arbitri non fischiano come dovrebbero. Questo è il calcio, per chi lo conosce, per chi lo studia, per chi lo frequenta e per chi lo vive.

Poi c’è Antonio Conte e qui il caso è differente, perché lui non appartiene alla scuola di cui sopra, perché lui si ritiene depositario di un altro calcio, diverso da quello che ha vinto quattro titoli mondiali, diverso da quello proposto da Capello o da Lippi, da Allegri o da Mourinho. Il vero ed esclusivo football è il suo, il suo credo, la sua docenza.

Tutto ciò sarebbe anche giusto se fosse confortato, a livello internazionale, da risultati di livello uguale a quello ottenuto nei territori nazionali. Non è accaduto con la Juventus, non con il Chelsea, non con l’Inter. E anche in questo caso può capitare”.

Damascelli ha poi continuato facendo riferimento allo spiacevole comportamento di Antonio Conte nei confronti di Fabio Capello e dei presenti nel corso della diretta Sky a seguito della partita di Champions:

“Ma ciò che non è accettabile, per un club che ha la storia dell’Inter, che un suo dipendente, perché tale è Antonio Conte, manchi di rispetto a un collega o a una giornalista, con un atteggiamento e un linguaggio che lo stesso Antonio Conte è uso frequentare negli spogliatoi, mancandogli forse i requisiti di sintassi e di grammatica.
È fortunato, l’allenatore salentino, perché se al posto dei cinesi ci fosse ancora Massimo Moratti, a quest’ora l’ufficio o stanzino di Appiano Gentile sarebbe vuoto dell’inquilino, liquidato per giusta causa, per i risultati ottenuti, per il secondo anno consecutivo, sul piano internazionale, dove l’Inter vanta, dieci anni fa, la conquista di quattro trofei”.

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