Momento da decifrare per l’Inter, reduce da una vittoria 4-2 in rimonta contro il Torino, che ha portato Antonio Conte a esternare scontentezza per la mancanza di aggressività dei nerazzurri, tanto da dichiarare: “Non siamo una grande squadra. Eravamo in difficoltà, senza cattiveria e senza voglia“.
Ad analizzare il momento vissuto dall’Inter, il giornalista Mario Sconcerti che sulle pagine de il Corriere della Sera ha commentato:
“Proviamo a capire l’Inter, perché ha sbalzi di rendimento così forti e non riesce a trovare un’identità di gioco. Prima risposta: l’Inter è sbagliata, c’è lontananza tra quello che vuole Conte e la qualità dei giocatori base.
Conte e Lukaku denunciano mancanza di cattiveria, ma questo nel calcio si chiama mancanza di personalità, incapacità di giocare veloci. Se non tieni il pallone, se ognuno cerca subito il compagno, la ferocia diventa obbligatoria, è la velocità che la porta. Altrimenti perdi subito palla e l’errore diventa individuale, cioè diventa responsabilità singola e non collettiva. È questo che l’Inter non vuole, avere un’evidenza individuale, ognuno si copre nel mucchio della squadra”.