Il giornalista Marcello Chirico attraverso un video sul sito de Il Bianconero, commenta la sentenza su Juve-Napoli (conferma della vittoria a tavolino per i bianconeri e -1 per i partenopei) evidenziando che nelle motivazioni addotte dal giudice della Corte Federale, “si leggono delle accuse davvero pesanti, davvero gravi”.
“Si dice ad esempio che tutti gli atti compiuti in quei giorni dal Napoli, sono stati studiati, preparati apposta per non andare a giocare quella partita a Torino. Si parla di comportamenti sleali e irrispettosi nei confronti di tutti i componenti della Serie A che avevano rispettato e continuano a rispettare il protocollo anti-covid che è stato stilato dal Ministero in collaborazione con la FIGC.
Si legge “che sono stati tirati in ballo dei soggetti che non centravano assolutamente nulla, come appunto le ASL per architettare meglio la furbata.”
“Accuse molto pesanti che hanno irritato i napoletani i quali si sono sentiti offesi perché questa sentenza, a detta di alcuni giuristi campani, è censurabile anche a livello giuridico”.
Secondo tali giuristi “tale sentenza offende il popolo napoletano e il Napoli perché sono stati usati dei termini diffamatori e che è inaccettabile che la storia del Napoli venga infangata in questo modo, e quindi i ricorsi sono più che doverosi.”
Il giornalista provocatoriamente si chiede: “Come mai la FIGC e la giustizia sportiva è credibile e seria solo quando prende di mira qualcun altro, da’ delle punizioni a qualcun altro, emette sentenze contro qualcun altro, mentre quando punisce in questo caso il Napoli, non è più credibile…?”
“Qualcuno ha anche paragonato questa vicenda a Calciopoli, dicendo che non c’è paragone. Ma sapete perché non c’è paragone? Perché per mandare in Serie B la Juve, venne studiato e messo in piedi un illecito strutturale che non esisteva a quei tempi all’interno dell’ordinamento giuridico sportivo, con l’obbiettivo di mandare appunto la Juve in Serie B“.
In questo caso, precisa il giornalista “le accuse sono chiare, precise, circostanziate e documentate. Addirittura Sandulli, – che non si può definire certamente amico della Juventus- usa la parola DOLO”.
“Cari napoletani, se verrà anche nei prossimi gradi di giudizio confermato il dolo, il tre a zero a tavolino e il punto di penalizzazione, non bastano, bisogna intervenire con radiazioni e con punizioni ben più pesanti”.
Quindi, invece di irritarvi pensate che per il momento vi è andata ancora bene, perchè può ancora finire peggio”.