venerdì, 22 Novembre 2024

Marcello Chirico: “De Laurentiis sfrutta l’odio per la Juve. Invidia nei confronti di chi vince e non si riesce a battere sul campo”

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La situazione surreale creatasi allo Stadium, a causa della mancata sfida Juventus-Napoli, non disputata per l’assenza degli azzurri, rappresenta senza dubbio una delle serate più singolari della storia del calcio italiano.

Sulla complicata vicenda è intervenuto anche il giornalista Marcello Chirico che su ilbianconero.com ha commentato:

Scatenare un putiferio contro la Juve, farle passa’ nu guaio. È il sogno di molti tifosi napoletani, alla pari – se non addirittura superiore – della conquista di uno scudetto da parte della loro squadra. Sogno che stanno riuscendo a realizzare grazie al loro nuovo Masaniello, reincarnatosi nel corpo di Aurelio De Laurentiis. Un altro che, a sua volta, non nutre grandi simpatie nei confronti di Madama e degli Agnelli.

Ciò che sta accadendo in questi giorni non ha infatti nulla di sportivo ma molto di politico e, diciamolo pure, di personale: l’invidia nei confronti di chi vince e non si riesce a battere sul campo.

Il più classico dei “futili motivi” per i quali si commettono talvolta delle azioni senza senso, con l’unica ragion d’essere esclusivamente nella testa di chi non vede l’ora di compierli. Un astio talmente esacerbato da non fregartene nulla delle possibili conseguenze, in questo caso mandare per aria un intero campionato. L’importante è riuscire a fare un dispetto a quelli di Torino, e provarne piacere.

La tutela della salute pubblica viene prima di tutto, su questo non possiamo che essere d’accordo, ma è un principio che va difeso sempre, non solo quando torna comodo. Il signor De Laurentiis non può presentarsi ad un’assemblea di Lega da inconsapevole positivo e privo della mascherina, rischiando di infettare tutti, eppoi appellarsi al Ministero della Salute dopo aver permesso alla propria squadra di trasgredire più volte il protocollo ministeriale anti-covid valido per la Serie A: non presentandosi per giocare una partita, non mandando tutti i giocatori “in bolla” subito dopo la positività di Zielinski (hanno trovato un hotel a Marina di Castello 5 giorni dopo).

Così come ADL non può far passare adesso Agnelli per antisportivo solo perché quest’ultimo si rifiutò di condividere l’ipotesi di rinviare Juve-Napoli fattagli dal presidente partenopeo, e motivandogliela col rispetto delle regole. Quella di De Laurentiis era stata una proposta amichevole, o di quelle che non si possono rifiutare? Propenderei per la seconda, visto poi come si è sviluppata la cosa: non accetti? Allora faccio intervenire la Asl. Anzi, le Asl 1 e 2 del capoluogo campano.

Corretto, oltre che obbligatorio, interpellare l’Azienda Sanitaria in caso di positività riscontrate all’interno del club, non altrettanto scomodare persino il capo di gabinetto del governatore De Luca per ottenere il divieto a non partire da Napoli. È tutto documentato dalle mail pubblicate in esclusiva da L’Espresso. E non si continui nemmeno ad insistere col rischio del reato penale in cui sarebbe incorso il club se la squadra fosse uscita dai confini regionali: essendo valida anche per il Napoli la deroga concessa dal protocollo ministeriale, nessuno sarebbe finito in galera.

Pure la storia che all’interno della rosa e dello staff tecnico si sarebbe potuto creare un caso analogo a quello del Genoa è stata, per fortuna, scongiurata con l’ultimo giro di tamponi sui giocatori: zero positivi. A Torino non avrebbero quindi infettato nessuno.

Adesso vedremo su quali altri specchi si arrampicherà ADL per evitare il 3-0 a tavolino e il punto di penalizzazione.

Chiudo con le Asl campane, le quali farebbero meglio ad intervenire su quelle scuole di Napoli dove i bidelli misurano la febbre appoggiando la mano sulla fronte degli studenti, come si faceva ai tempi di Noè, al posto degli ormai comuni termometri ad infrarossi anziché occuparsi del campionato di Serie A, per il quale c’è già chi sovrintende e si sta impegnando a far andare tutto per il meglio. Sempre non arrivi qualcuno a mettere i bastoni tra le ruote, solo per il gusto di poter arrecare un danno alla Juve“.

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