Non si placano le polemiche all’indomani di Juve-Napoli.
Il giudice sportivo, decreterà il 3-0 a tavolino in favore del club bianconero con il Napoli pronto a fare ricorso con la motivazione legata all’impossibilità a spostarsi alla volta di Torino per via del comunicato dell’Asl campana, in barba a quanto stabilito il 18 giugno scorso da un protocollo concordato da Figc, club (tra cui il Napoli) e Comitato Tecnico Scientifico.
La genesi della questione è da collegare a quanto successo dopo la gara del Napoli col Genoa, in seguito alla quale i calciatori azzurri, venuti a contatto con i 6 positivi rossoblu sarebbero dovuti finire subito in isolamento fiduciario presso una struttura concordata con l’Asl.
Violando le norme, i calciatori del Napoli sono stati posti in isolamento volontario nelle proprie abitazioni. Ma c’è di più: Un video pubblicato da Napolimagazine l’1 ottobre riprende Mertens al ristorante con la moglie, anche se la testata giornalistica si è affrettata a sottolineare che le immagini potrebbero essere antecedenti. Nel frattempo però il video è sparito dai profili Instagram di Mertens e della moglie.
A sparire sono inoltre i report degli allenamenti dei giorni precedenti al caos di Juve-Napoli come testimoniato dal giornalista di SkyTG24 Giuseppe Pastore. Qualcuno solleva il dubbio che si vogliano eliminare eventuali prove di violazioni del protocollo.
Nel frattempo la giustizia sportiva, ha aperto un fascicolo a riguardo. Cosa rischia a questo punto il Napoli se venisse accertata la violazione del protocollo ovvero se il Napoli non dovesse aver “messo in bolla” i 2 positivi?
Il comunicato del Consiglio federale dopo l’approvazione dello stesso protocollo è chiaro:
«in caso di violazione dei protocolli sanitari, a carico della società responsabile si applicano, a seconda della sua gravità, le sanzioni dell’articolo 8, lettere b) c) e g)». Significa che a seconda della gravità della violazione, le sanzioni vanno da un’ammenda, ad un’ammenda con diffida e fino anche alla penalizzazione in punti.
Ma peggio ancora: Se dalla violazione del protocollo dovesse invece scaturire un positivo, invece, la sanzione sarebbe addirittura la retrocessione.