Pirlo ha sostenuto l’esame finale e discusso nei giorni scorsi a Coverciano la sua tesi per il conseguimento del patentino Uefa master pro, ultima necessaria fatica prima di poter prendere posto a tutti gli effetti sulla panchina della squadra campione d’Italia.
Sull’argomento è tornato il giornalista Mario Sconcerti, che su calciomercato.com ha commentato polemicamente le modalità dell’esame sostenuto dal Maestro:
“Chiedo scusa a Pirlo, ma da vecchio studente mi corre l’obbligo di chiedere: che razza di università è quella di Coverciano che chiede come tesi allo studente cosa vorrà fare da grande? Come può crescere il calcio se questo è “l’esame” finale per diventare allenatori?
In seconda-terza elementare arrivava puntuale il tema “L’allievo parli della sua famiglia”. Pirlo ha fatto praticamente questo. Bravo lui a poterselo permettere e bravo Ulivieri a fare da relatore. Avrà trovato soddisfazione.
Posso dire che è una piccola vergogna? Per Pirlo, Ulivieri e per tutti gli altri allenatori? Straordinaria la fretta con cui è stata pubblicata la tesi. Fino a non molto tempo fa era proibito.
E complimenti alle idee di calcio. Pirlo lo vuole molto aggressivo e tecnico, con difensori che attaccano la profondità e ali che si spostano a fare i trequartisti. Naturalmente sempre con grande intensità offensiva. In sintesi un 2-3-5 che però “dipende dal contesto”. E che vuol dire? Che forse non se ne fa niente. Non c’è calcio, c’è un contesto. Formidabile allora, è una svolta.
Augurissimi a Pirlo, ma mi chiedo, perché dobbiamo essere sempre così servi?”.